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454 MEM. STOR. CIV. ED ECCL.


Di Cola Crivello.

22. Questo luogo con nome corrotto si dice Cola Crivello, e propriamente si deve chiamare Colle Crivello, come si legge in alcune Scritture, che parlano di esso come di un confine. È posto dalla parte Settentrionale della Terra di Santa Croce verso quella di Loritello, distante tre miglia in circa. A noi è affatto ignoto, se questo luogo fusse stato abitato, non ritrovandosene memoria nelle nostre Scritture: Si vedono però alcune vestigia di abitazioni, in particolare di un Molino dall’acqua, che prende dal Fiume Tona nel luogo, appellato il passo della Taverna, dove il Barone di S.Croce ha incominciato la fabbrica di un nuovo Molino.

Di Cola Consume.

23. Similmente Cola Consume è un nome corrotto, e il vero nome deve essere Colle Consume, siccome si legge nelle suddette Scritture, specialmente nella Bolla di Stefano Vescovo di Larino, che si riporta distesa appresso. Era situato verso il detto Fiume Tona, dal quale è distante cento passi, e due miglia, e mezzo in circa da questa Terra di S. Croce. Si vedono alcuni segni di fabbriche delle antiche abitazioni, in particolare de’ fondamenti, con un fonte di acqua abbondante. Di esso non abbiamo altro, che la fama de’ Paesani, onde non possiamo dirne cosa in particolare.

Della Terra di Maglianello.

24. Era posta verso il Fiume Tona, distante dal medesimo duecento passi in circa, e da S. Croce due miglia. Niente sappiamo della sua origine. Si fa ricordo di essa nel Catalogo de’ Feudatarj di Capitanata, dato in stampa dal più volte lodato Carlo Borello pag.151. Dominus Henricus Cena tenet Malianellum, quod est medium Feudum ; e nelle più volte riferite Bolle di Lucio III. e d’Innoc. IV. nelle quali si nota tra i luoghi della Diocesi Larinese, e tra le Arcipretali ancora al presente si numera, e in occasione della celebrazione de’ Sinodi si chiama Archipresbyter Malleanelli, Supponiamo distrutto detto luogo dalle sciagure, alle quali sono stati soggetti altri luoghi, più volte tra queste nostrre Memorie accennate.

25. Stimiamo intanto non trascurare la memoria di alcune Chiese, cioè di S. Bartolomeo Apostolo, e l’altra sotto il titolo di S. Vito di sopra mentovate, le quali da’ Vescovi Predecessori, cioè da Pietro furono concedute, e poi confermate da Roberto, e da Stefano a Paolo Abate del Monistero di Casamare con riserva di molti dritti a favore della Chiesa di Larino sopra di dette Chiese, e loro Territorj, come da detta Bolla di Stefano Vescovo Larinate, che si conserva in originale nell’Archivio di Larino in carta pergamena, la di cui copia si legge negli atti della nostra Visita ottava del 1734. pag. 216. tom.1. e noi stimiamo qui trascriverla.