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LIB IV. CAP. IX. 449

Casale non era di molta significazione, come spiega Dufresne nella parola Casale: e perciò deve dirsi, che fu tralasciata la sua memoria in dette Bolle.

3. Il nome poi di questa Terra di S. Croce fu introdotto senza dubbio a cagione della Chiesa di tal nome: imperciocchè coll’occasione del suo comodo, il luogo tratto tratto si rese abitato da’ nostri Latini, conforme è avvenuto in altri luoghi di questa Diocesi, e altrove in simili casi; e poi dalle molte vicende di peste, tremuoti, guerre, e sciagure simili si rese disabitato totalmente, e lo supponiamo col terribile tremuoto del 1476. che si riferisce da S. Antonino nella sua Cronaca, part.3. tit.22. cap.14. §.3. di cui si fa parola in discorrersi di S.Giuliano, di Ururi, di Larino, di Casacalenda, e altrove nel decorso di queste nostre memorie.

4. Tantochè resosi questo luogo disabitato vi s’introdussero poi gli Albanesi, ed Epiroti colla morte del di loro Prencipe Giorgio Castriota detto Scandembergh. Quando ciò sia avvenuto, diffusamente se ne parla in questo lib.4. cap.1. num.20. e seqq. ove si discorre di Ururi, e per ciò questo attualmente suole appellarsi Santa Croce de’ Greci. In appresso colla distruzione di Magliano, Maglianello, e luoghi vicini della medesima Diocesi, vi s’introdussero anche alcuni Latini; dal che avvenne, che quella Terra fu divisa in due parti, una volgarmente chiamata lo Quarto de’Greci, e l’altra lo Quarto de’ Latini, a cagione, che in quella abitavano i Greci, e in questa i Latini, o siano gl’Italiani: ed essendo la medesima Terra cinta di mura con due Porte, quella, che è verso dove abitano gli Albanesi, si appella la Porta de’ Greci, e l’altra, che è dalla parte dove abitano i Latini, volgarmente si chiama la Porta de’ Latini. E per la stessa cagione prima, che vi s’introducessero i Latini, si amministrava la cura delle Anime sotto un Arciprete di Rito Greco: e appresso introdotti gl’Italiani da prima fu posto un Economo Latino, acciocchè amministrasse per loro la cura delle Anime, e nell’anno 1632. fu eretta la Chiesa di S.Antonio di Padova in Rettoria per la cura delle Anime de’ Latini. Finalmente estinto affatto il Rito Greco col consenso di alcune poche persone di Rito Greco fu da Noi nel 1727. suppressa la cura Arcipretale così de’ Greci, come de’ Latini, e a’ prieghi comuni fu eretta un Arcipretura tutta di Rito Latino nella medesima Chiesa di S.Antonio di Padova, dove attualmente si esercita, come appresso.

5. Sta essa Terra situata in un’amenissima pianura sull’altezza di un monte continuato, che declina verso Mezzo giorno; e perchè non è coverta da altre Montagne, gode la vista di tutta la Puglia, del Monte S. Angelo, o sia Gargano, Lago di Lesina, Mare Adriatico, Isole di Tremiti, e di tutte le Terre della marina fino passato il Vasto; come pure gode la vista della rinomata Montagna della Majella, famosa per li tanti Semplici, che vi nascono, i quali tirano gli Oltramontani per loro cagione a farvi viaggio; e finalmente gode ancora la vista di buona parte degli Apruzzi. Ed essendo elevata è di aria amena, e perfetta, dominata da tutti i venti, e dal Sole dal principio del suo nascere fino all’ultimo del suo tramontare.

6. Le fabbriche, non sono da disprezzarsi, e vi sono Case assai comode, e ben formate, oltre ai Palagio Baronale, che è di buona forma. Essa Terra è murata