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LIB IV. CAP. VIII. 441

quelle Provincie, e spezialmente Guglielmo Duca di Puglia, Giordano Duca di Capua, Arnulfo Conte di Arriano, e Roberto Conte di Lauretello; i quali erano senza alcun dubbio i principali Signori di questa parte d’Italia, e giurarono qui al Pontefice fedeltà. Il medesimo Roberto II. in un Diploma di donazione! da lui fatta del Casale di S. Vito posto nel Territorio di Bovino a favore del Capitolo della Chiesa di Bovino, si titola Dei Gratia Palatinus Comes Lorotelli, e conchiude: Actum in Civitate nostra Florentini anno Domini 1126. ed in un altro fatto a favore del Monistero di Tremiti Anno Dominicae Incarnationis 1136. die 30. Mensìs Aprilis Indictione 14.

9. A Roberto II. quale supponiamo morto detto anno 1136. per quel, che si dirà appresso succedè Guglielmo Conte di Altavilla, figlio di Roberto II. Nipote di Roberto I.e fratello di Ridolfo, come in un Diploma di donazione fatta a favore del Vescovo di Chieti presso il Tutini p.137. ove si legge: Anno 1137.cioè un anno dopo la morte di Roberto II. suo Padre. Ego Guillelmus Dei Gratia Comes Comitum de Loritello filius Domini Comitis Roberti, et Nepos Domini Comitis Roberti Avi mei, dono, et confirmo Castellum Fursae, & Genestrulae, Sculculae, Langiani, et S. Egidii Ipiscopo Theatino, che questo Guglielmo fusse Conte di Altavilla, Fratello di Ridolfo si osserva nel Diploma di fondazione del Vescovado di Rito Latino nella Città di Squillace, fatta l’anno 1096. da Ruggiero Conte di Sicilia, e di Calabria con Adelasia sua Moglie; mentre tra gli altri testimonj ivi si legge Teste etiam, et hoc confirmante Simone Filio meo, Rodulpho de Lorafelio, Guglielmo Fratre suo de Altavilla; come nella ferie de’ Vescovi di Squillace presso Ughellio tom.9. dell’edizione del Coleti col.426. ove della Vita di Giovanni Niceforo, primo Vescovo di Squillace. Del medesimo Guglielmo Conte di Altavilla si fa menzione in altro Diploma di donazione di beni, fatta al detto Vescovado dalla detta Adelasia, e si riporta da Ughellio nel luogo cit. col.429.

10. A chi poi fusse succeduto Roberto I. in questo Contado di Loritello, e d’onde egli traa la sua origine. Dufresne nelle Note all’Istoria di Cinnamo pag.454. così dice: At cui in hac dignitate Successit Robertus, non tradunt Scriptores. Namt ante ìllum, Comitatum Loritelli possidere Proceres Normanni, qui A Gaufredo Capitanatae Comite, Guiscardi Fratre, genus ducebant: nempe Robertus I. Gaufredi Filius, Robertus II. Roberti I. Filius, et Guillelmus Rgberti II. Filius.

11. Dopo Guglielmo abbiamo altro Roberto, Conte di Loritello, di cui parlando lo stesso Dufresne nel luogo di sopra citato riferisce, come siegue: Fuit is Robertus de Bassavilla, qui Falcando, Petro Blesensi ep.10.Bonsilio Constantio, Fazello, et aliis Comes Loritelli vulgo indigitatur, Willelmi Regis amitae Filius, quam Gillam vocat Philadelphus Mugnos in Geneal. Sicil. Nobil. Nupserat illa, ut idem scriptor ait, Roberto cognomento Zamparroni, Nobili Normanno, Comiti Conversani, cui Rogerius Rex Castellum di Sacca concessit. Ex bis nuptiis natus Robertus de Bassavilla, qui ut .Auctor est idem Mugnos, coronationi Willelmi Panormi interfuit, vir caeteroquiu in Regno potentissimus.

12. Quale Roberto III. perchè fu anco valoroso, fu molto adoprato da Rugiero nelle imprese più ardue e per la disciplina militare, nella quale era eccel-