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LIB IV. CAP. V. 425

ze, che la Chiesa della Dignità sagramenta il Castello, la Casa di Tremiti, l’Osteria; e per detta Casa di Tremiti perchè la perfona fa il luogo, dichiarano, che la Chiesa della Dignità debbia sagramentare detti Padri, e loro servi, quantunque si ritrovassero in e casa de’ Parrocchiani di quella Chiesa, dove non è la Dignita; dichiarando ancora, che benchè l’Ospidale sia sagramentato un mese per uno per antica consuetudine, nulladimeno occorrendo caso di diporto in quello, si debbia osservare la lettera di Monsignor illmo Persio Caraccio, il tenore della quale dichiara sopra il diporto, che essendo sagramentato alcun farastiero in casa di qualche Parocchiano o dell’una, o dell’altra Chiesa, e per maggior comodo, o per alleviarsi il fastidio, il Parrocchiano di quella porasse l’infermo all’Ospidale, o pure in altra casa, e quello morendo, si abbia da esequiare da quel Clero, da chi ha ricevuto li Sagr amenti, cioè il Sagramento dell’Eucarìstia, opure dell’Estrema Unzione, quae respiciunt Jurisdictionem. E sopra detto cap. occorrendo, che alcun forastiero morisse dentro di quella Terra, si abbia da esequiare da quel Clero, dov’è il principal Padrone, e Parrocchiano, e non donde è l’affittatore della casa, dove muore detto Forastiero, e muorendo qualche Forastiero in campagna nelli luoghi comuni, si abbia da esequiare dal Clero della Dignità; e morendo qualche forastiero nelle Case, y Pagliari, o Tugurj di vigne di detta Terra, si abbia da essequiare da quel Clero d’ond’è parrocchiano il Padrone delle possessioni, intendendosi quelli, che si ritrovano a padrone, opure affittatori, seu socj, ma accadendo accidentalmente sia della Chiesa, dove risiede la Dignità; e per osservanza del tutto essi Cleri hanno fatto le presenti dichiarazioni, sottoscritti di loro proprie mani, e la presenta no a Monsignor Illmo Ferrante Apicella Vescovo di Larino Padre, e Padrone amoroso, acciò si degna autenticarli con suo Placet.

D. Cefare Rota Arciprete di S. Mercurio confirmo ut
supra.
D. Alessandro Viani Arciprete di S. Maria in Sylvis confirmo ut supra.
D. Vincenzo Carriera Sacerdote di S. Mercurio.
D. Giò: Battista Macro Sacerdote di S. Maria.
D. Orazio de Blasio Sacerdote di S. Mercurio.
D. Francesco Macro Sacerdote di S. Mercurio
D. Francesco di Gilio Sacerdote di S. Maria.
D. Lionardo Pannunzio Sacerdote di S. Mercurio.
D. Silvestro de Silvestris Sacerdote di S. Maria.
J. V. D. D. Stanislaus de Santis Sacerdos S. Mercurii.
D. Giuseppe Finella Sacerdote di S. Maria.
D. Francesco Chimenti Sacerdote di S. Mercurio.
D. Antonio Panza Sacerdote di S. Maria .
D. Francesco d’Annuccio Sacerdote di S. Mercurio.
D. Cesare de Luca Sacerdote di S. Maria.
D. Ernando de Santis Sacerdote di S. Mercurio.
Diacono Francesco de Luca Prete di S. Mercurio.

38. Oggi, che sono li venti del corrente mese di Settembre 1703. essendo stato proposto dalli Signori RR. Arcipreti, e Preti sì dell’uno, come dell’altro Clero della Serra di rimettere in virida osservanza la pia, e laudabile costumanza