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328 MEM. STOR. CIV. ED ECCL.

in Pensili, o in Pensile, in Pensilis, poi Pensulis, quale stimiamo voler esprimere la sua situazione, cioè, che venga posta in un luogo sublime, e pendente; come in fatti così giace, cioè con un pendìo dalla parte Meridionale, e occidentale, e per il di più in piano, che si distende per tutte le altre sue parti.

2. Supponiamo questa Terra riconoscere la sua origine da qualche Chiesa, eretta in essa in memoria di S. Martino, Vescovo Turinese, quale si venera con divozione, come d’un Patrone con rito doppio; e che per conseguenza i suoi natali non possano essere stati prima del V. Secolo; posciache questo Santo fiorì nel IV. secolo, e se ne volò al Cielo nell’anno del Signore 400. o come altri vogliono 401. e da detto tempo se ne celebrò la festa in Francia, e passò in Italia per i gran miracoli, che il Signore Iddio si compiaceva oprare a sua intercessione: e ci persuadiamo, che erettasi la detta Chiesa colle rovine della nostra famosa Cliternia, di cui parliamo nel lib. I. cap. 4. e se ne rinovano le memorie in questo lib.4. cp.4. s. unic. all’intorno di essa si formassero le abitazioni di que’ Cittadini di Cliternia, conforme attualmente si vede per quel, che dirassi appresso, e come si è detto nel cap.1 di questo stesso lib.4 n.3 spesso è accaduto, e accade, che per la pietà, e divozione in edificare qualche Chiesa, o Monastero di qualche Santo miracolosoin un luogo solitario, e deserto, s’abbia poi fatto acquisto di una Terra, e talvolta di qualche Città. Le Storie Civili, ed Ecclesiastiche ce ne somministrano molti esempi, e ne abbiamo anche in questa Diocesi, come della Terra di San Giuliano, dell’altra di S. Croce, del Casale di S. Agata, e simili.

3. Ella è distante da circa tre miglie da Ururi, che sta posto a mezzo giorno di essa, circondata di muraglie da’ secoli a noi remoti, con sue porte ben formate, e quella di Oriente si rimodernata a nostro tempo. Le sue fabbriche Civili sono assai commode, e commodissime le abitazioni de’ particolari, alcune delle quali in forma di Palazzetti. Tra esse comparisce assai magnifico il Palazzo Baronale, innalzato con ottima struttura a foggia di Castello, per cui volgarmente si appella, il Castello, il quale fu sempre abitazione de’ Duchi di Termoli della Famiglia di Capua, e dalla fine del Secolo XV. ne sono in possesso per l’investitura, che ne ricevette Andrea di Capua con tutto il Contado di Montagano, come diciamo altrove; e quivi sono stati soliti fare la loro residenza, stimando questo luogo migliore di ogni altro del di loro stato, per la qualità dell’aria, e per la vicinanza al Mare Adriatico, e Termoli, loro Titolo.

4. Tiene questa Terra un ampiissimo Territorio, abbondante di acque, fruttifero di ogni sorta di vittovaglie, è posto in pianura, eccettuatone l’accennato suo pendio, vini di ottima qualità, frutti abbondantissimi, armenti d’ogni ispecie, cacciagioni per boschi d’ogni pelo, industria di lana, formaggi, e altre: di maniera che non manca in essa il bisognevole, e ’l dilettevole al vivere umano, per quanto porta la qualità del Paese.

5. Non sappiamo chi fussero i suoi Possessori, e il primo, che si ci incontra nel Registro de’ Baroni sotto Guglielmo II il Buono, nella Rubrica