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320 MEM. STOR. CIV. ED ECCL.

pit, conforme col l’autorità di Leone Ostiense lib.2. cap.5. se ne parla nel seg. lib.5. ove della serie de’ Vescovi Larinesi, propriamente nella vita di Azzone; cosicchè il Monastero de’ Benedettini, che prima era intra Civitatem Larini fu qui trasferito da Costantino Preposto, dove egli visse una cum Monachis, come sopra; non si fa però, dove fusse situato intra Civitatem Larìni, questo Monistero, che poi fu trasferito ne’ confini del Territorio di Larino.

47. Sembra, che questo Monistero, colla sua Chiesa posto in finibus Larinensium, sia lo stesso, di cui si parla in un Istrumento di donazione della Chiesa di S. Gio: e Paolo, e di S. Clemente, posta in luogo detto la Croce, fatta a quello medesimo Monistero, da Domenico Prete, e Monaco, figlio del quondam Giuliano, abitatore in Larino, in cui si asserisce, che sia costrutto in finibus Larinensium, loca, latino barbaro di quel tempo, ubi dicitur Pectenari.

48. Poichè non può dubitarsi dell’esistenza di questo Monistero, benchè al presente appena se ne veda vestigio di fabbrica, avendosene molti documenti, de’ quali appresso: e non abbiamo nè fama, nè vestigio di altro Monistero, o Chiesa dedicata a S. Benedetto, che fusse nel confine del Territorio Larinate nel luogo detto Pettinari, se non questo, di cui si parla, ritrovandosi egli appunto nel confine, che in que tempi era di questo Territorio di Larino, al presente di Ururi, costruito appresso questo Casale colla fondazione di altro Moniftero, dedicato a S. Maria del medesimo Ordine di S.Benedetto nel luogo detto Aurola, oggi Ururi, dismessasi dalla voracità del tempo l’appellazione di Pettinari.

49. L’Istrumento della donazione della suddetta Chiesa di S. Gio: e Paolo, e di S. Clemente si legge nel Registro di Pietro Diacono pag.138. num.316. e si riporta dal P. Gattula nella Storia del Monistero di Monte Casino Secolo V. pag. 131.col.1. steso con latino di quel Secolo, e fiegue. In nomine Domini anno quadragesimo principatus Domni Landulfi gloriosi Principis, et sexto decimo principatus Domni Landolfi filii ejus mense September decima Indiccione, Ideoque ego Dominico Presbyter, et Monachus filius quonda Juliani, qui fuit Presbyter, qui sunt commorantes in Cibitate Larino clarefacio quod babeo rebus proximo abitate Larino loco ubi dicitur ab ipsa Cruce, quod sunt vineae cum ficu et alla poma, et terra vacua, et infra eadem rebus habeo una Ecclesi a, quae est edificata ad honorem SS. Johannis, et Pauli, et S. Clementis pertinentem mihi per monimin. quod apud me firmatam remanea a pars Adelperti filius quond. Jan. frend. et ab Andrea filio quond. Gregorii . Nunc autem congruum est mihi offer est illud pro anima mea in ipso Monasterio vocabulo S. Benedicti que constructum est in finibus Larinensuum loca ubi dicìtur Pectenari qua propterea ego qui supra Dominico Presbyter, et Monachus ideo dum hoc congruum est mihi bona etenim mea voluntate, et per firmam stabilitatem interessent Joanne Judice aliique boni hominibus quam et una conturbo Advocatorem meum per hoc quoque videlicet scriptum juxta legem offero, atque trado pro anima mea in predicto Monasterio integra ipsa jamdic. rebus cum ipsa Ecclesia vocabulum S. Johanni et Pauli et S. Clementi quod superius dixi sicut mihi pertinet persupradic. monimin. mea et sicut pertinuit per ipsa monimina Adelperti, et sicut pertinuit predicto