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LIB IV. CAP. I. 311

fuggito l’impeto de’ Turchi, e non avendo possuto difendere la tua casa, hai pensato d’invadere l’altrui, ti sei ingannato, eccetto, se per casa ricerchi il tuo sepolcro. Addio.

Risposta di Giorgio Albanese al Principe di Taranto.

Giorgio Signore dell’Albania, a Giovanni Antonio Principe di Taranto Salute.

27. “HAvendo io fatto tregua con l’inimico della mia Religione, non ho voluto, che il mio amico restasse fraudato del mio agiuto; spesse volte Alfonfo suo Padre m’inviò agiuti, mentre io guerreggiava co’ Turchi, e perciò sarei stato molto ingrato, se al suo Figlio non avessi restituito l’istesso servizio. Ti ricordo, che quello fu tuo Re, perchè non succede appresso di te questo suo Figlio? Tu hai adorato il suo Padre, e ora cerchi discacciare il Figlio? Da dove ti viene questa autorità? Di chi è peso costituire i Re di Sicilia, tuo, o del Romano Pontefice? Io son venuto in agiuto di Ferrante figliuolo del Re dalla Sede Apostolica, son venuto avversarlo della tua infedeltà, e degl’innumerabili tradimenti delli Grandi di questo Regno, nè andarete sempre impuniti da’ vostri spergiuri, questa è la causa della mia guerra con Te, non merito in questo men, che mentre fo la guerra con Turchi, nè tu sei meno Turco di essi, imperocchè sono alcuni, che rettamente ti giudicano non esser di setta alcuna; Tu mi opponi i Francesi, e i nomi di coloro, i quali per la Religione oprorono grandissime guerre, non voglio disputar teco delle cose antiche, le quali forsi furono assai meno di quello, che la fama l’ha divulgate, questo è chiarissimo all’età nostra, che l’armate degl’Aragonesi hanno più volte discorso il mare Egeo, hanno saccheggiato i lidi de’ Turchi, hanno riportato la preda de’ nemici, e Troja dalle fauci degl’inimici fin’oggi con l’armi degi’Aragonesi è difesa, perchè mi stai a ricordare le cose antiche, e lasci da parte le nuove? Si mutano li costumi delle Famiglie, e l’aratori al Regno, e i Re agl’aratri ritornano; ne ritrovaria nobiltà più antica delle virtù. Non mi puoi negare, che tu non sei stato alla Nazione Francese odiosissimo, imperocche essendo tu principalmente in agiuto del Re Alfonso, cacciò quello i Francesi di questo Regno, non so ora, che nuova virtù risplende in quelli; è apparsa forsi qualche nuova stella, che tu ora vedi tra Francesi? Disprezzi di più la gente nostra, e aguagli gl’Albanesi a pecore, e al costnme tuo raggioni con ingiurie di noi, nè dimostri aver cognizione della nostra generazione. I nostri maggiori furono Epiroti, da’ quali uscì quel Pirro, l’empito del quale appena possettero sopportar i Romani, e quello, che Taranto, e molt’altri luoghi d’Italia occupò con l’arme, non ha da opponere agl’Epiroti huomini fortissimi i tuoi Tarantini, geno d’Uomini bagnati, e nati solo a pescare i pesci; se vuoi dire, che l’Albania è parte della Macedonia, concedi, che assai più nobili sono stati i lor avi, i quali sotto