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LIB.III. CAP,XIV. 275 gnore Iddio, e per giovare a'poveri. in fatti in Larino vi è la Confraternita, che chiamano de' Mori, nella Chiesa di S. Stefano, altra della Pietà nella Chiesa di S. Maria del Piano, lo Spedale, e simili; così in altri luoghi della Diocési; e volendone parlare partitamente pensiamo dare cominciamento dalle Confraternite, e per quel, che porta il suo nome. 2. Per Confraternita intendesi un'adunanza di persone divote in ordine al Servizio Divino, e altre opere di pietà, e viene così detta dalla parola Greca Φζχτζία, che significa Congregazione, o Compagnia, e in questi termini ne fa menzione Giuseppe Ebreo nel lib.7. dell'Antichità de' Giudei. Non può dubitarsi, che questo istituto sia antichissimo nella Chiesa di Gesu Cristo, e quasi nel principio della promulgazione del suo Sagrosanto Vengelo, e su molto commendato da' Sommi Pontefici, e promosso da' Vescovi, e noi ne parliamo nel nostro Sinodo più volte citato cap. 13. part.5. ove al n.1. così diciamo. Hoc pium opus, quod à primordiis Ecclesia in ea servitum conspicitur, ut Christifideles in unum certis statutis horis ad laudandum Deum, aliaque pietatis, et Religionis exercitia explenda convenaint, à Summis Pontificibus Semper, et omai tempore fuit valde commendatum, et ab eisdem Episcopis in corum Diocesibus propagatum. 3. Mentre, se ciò pratticavano i Gentili, radunandosi le loro Fratrie, e dette anche Confratanze per dar lode a' loro fasi Numi, molto più fu considerato da' primi Uomini del vero Dio, doversi pratticare da essi, per dare le laudi al medesimo, e in esse esercitare altre opere di pietà; e non può negarsi, che tra Gentili si costumassero queste Confratanze; mentre, che che sia stato in altri luoghi, in Napoli vi fu la Fratrìa, che adorava Iddio Emulo, e si appellava Phratrìa Eumelidarum: altra dedicata al Dio Ebonè, che si appellava Phratrìa Heboniontorum: altra a Castore, e Polluce, Phratrìa Castrorum, Phratrìa Cerealensium, dedicata a Cerere, Phratrìa Artemisiorum, dedicata a Diana, e altre, come dice Anton. Aug.Dialog.5 p.156. 4. Queste Confraternite da tempo in tempo cresciute in numero, si sono parimente fra di loro divise con titoli speciali, giusta i proprj esercizj di pietà, ne' quali si applicano, e a riguardo delle loro diversità può dirsi con Ugone Cardinale nel Salm. 44. vers.10. Multiprex varietas est in Ecclesia, e collo stesso affermare, che se taluna s'impiega in questa, o in altra opera di pietà, tutte militano sotto l'unità della fede, e tutte compariscono, benchè in varj abiti, sotto l'unica insegna della Croce: nihil officit in eadem fide, parole del Cardinale, consuetndo diversa: e la benignità della Chiesa ha permesso a' Fratelli la diversità degl'ornamenti, anche per esprimere l'esercizio delle virtù, che devono in essi risplendere, conforme asserisce il lodato pio, e dotto Autore nell'Apocalisse al cap.39. Vestimenta sunt innocentia, charitas, humilitas, etcaterae vistutes. 5. Qui per toglierci da un grande intrigo, non entriamo a vedere, quale sia stata la prima Confraternita eretta nel mondo Cattolico, e molto meno in Larino, e sua Diocesi; non può dubitarsi però per quel,che si è detto, che da pertutto sono state diverse, e sotto diverse invocazioni, e titoli, anche di Santi M m a par-