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46 | memorie |
che tutte furono monache nell’antichissimo monastero di S. Michele in campagna di Verona, di cui la terza fu anche badessa per lungo tempo1, e due altre per nome Antonia ed Elisabetta, delle quali non si sa il destino2. Il Filelfo3 è quello, che così scrive di detto Jacopo «Ex eo» cioè del Pietro figliuolo di Dante «natus est Jacobus qui tandumdem adhibuit operam legum scientiae, rythmisque interpretatus est avi codicem rei veritate a Petri patris commentariolis accepta. Extant autem in hunc usque diem utriusque sententiae, et quas Petrus de Dantis sui patris protulit libris, et quas Jacopus rythmis expressit». Qual sia il componimento, di cui ragiona qui Giovan Mario Filelfo non saprei certamente indovinarlo, se a questo Jacopo non prese sbaglio d’attribuire quello che l’altro scrisse; e non sarebbe improbabile, come di sopra si fece
- ↑ Dal citato necrologio si ha tutto questo, poichè vi si legge «C.XVIII Kalendas septembris obitus Aligerie de Aligeris monace M.CCC.LXXXVII, a Kalendis januarii obitus domine sororis Luciae de Aldigierii abbatisse dicti monasterii, qui obiit die 1.° januarii 1421.» Rispetto a Gemma non si sà in che tempo morisse, mentre quantunque il di lei nome, e cognome si legga più volte nel medesimo necrologio, non ostante della sua morte non se ne dà ivi sicura notizia. È notato: XVI. Kalendas septembris obitus sororis Geme monache; e III. Kalendas octobris obitus sororis Geme monache 1362.» ma chi può dire quale di queste due sia sia della casata Allighieri? Ella morì come qui sopra si dice nel 1421. ma sino dell’anno 1402. si trova abbadessa di questo monastero, e così nel 1405. con le sue monache abitava in Verona nella Parrocchia di San Paolo per quanto dice il Biancolini «notizia delle Chiese di Verona parte I. del libro V. pag. 171.
- ↑ I nomi di queste due altre sorelle di Dante II. si ricavano dal mentovato necrologio. In esso sta notato «a VIII. Kalendas octobris obitus Elysabeth sororis sororum Aligerie, et Luciae monacharum C. VIII. Kalendas octobris obitus Antonie sororis Aligerie monache M.CCC.LXII.»
- ↑ Luogo citato.
leggendovisi «f. XV. Kalendas decembris (obitus) domini Bernardi de Aldigeriis fratris domine Lucie abatisse monasterii Sancti Micaelis». Vi è poi motivo di credere che Bernardo fosse notaro, accennando il Biancolini ove sopra, che il notajo Bernardo degli Aligeri, quondam Pietro di mercato nuovo rogò ne’ 28. dicembre 1405. una locazione fatta da queste medesime monache nel tempo che abitavano in Verona come si disse nella Parrocchia di San Paolo.