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nella patria, che di poi avendo avendo seguitato sempre il genitore anche nel suo esilio passò a Siena, e dopo a Bologna, e che quivi prese la laurea dottorale. Fu in oltre amico di Francesco Petrarca, dal quale gli venne indirizzata una lettera in cui lo chiama Florentinum causidicum. In Verona si esercitò nella giudicatura1, e mentre era nel 1361. Vicario del Collegio di detta Città, e del Potestà Niccolò Giustiniani2 trasferitosi a Treviso per qualche suo affare, ivi morì3 nel 1364. anno in cui fece il suo testamento, e le sue ceneri furono sepolte nella Chiesa dedicata a Santa Caterina in un bel deposito con questa iscrizione4:

    consultandi, tum felicitate patriae memoriae, multorum adjumentis ditissimus factus est, incoluitque Veronam». Qui si avverta, che avendo gli Allighieri fermata la loro dimora in Verona, si dissero Aligeri, e quasi questo cognome venisse dal latino Aliger, lasciarono l’antica arme, e fecero un’ala d’oro in campo azzurro per impresa. Maffei degli scrittori veronesi.

  1. Il marchese Maffei negli scrittori Veronesi ci assicura, che in un atto del maggior Consiglio di Verona del 1337. esistente presso di sè, fra quelli i quali intervennero col titolo di giudice, si vede enunziato il nostro Pietro «praesentibus sapientibus viris dominis Petro de Aligeriis judice communis Veronae».
  2. Giulio del Pozzo elogium Collegii Veronensis pag. 143. edizione di Verona 1653. in fol.
  3. Maffei luogo citato.
  4. Padre Giulio Negri Gesuita degli scrittori Fiorentini pag. 458. Il Conte Mazzucchelli ancora riferisce quest’iscrizione tom. I. part. 1. degli Scrittori d’Italia pag. 494. con qualche divario, al verso 5. leggendosi

    Multorum et scripta refertus

    verso 6.

    Patris punctis aperiret in atris

    e verso 9.

    Menteque purgatas animas revelante beatas.

    gli ultimi tre versi poi non appartengono a Pietro, ma a Dante suo Padre.