di Dante, molto ci vuole per dimostrare, che tale non sia quello, che per tale tenghiamo, nè senza più chiari riscontri mi so indurre a dubitare della sua identità. La prima edizione che fu fatta di quest’Opera nel 1559. in Basilea per Gio. Oporino in 8. è molto rara1, ed assai più conosciuta è quella di Simone Scardio che l’inserì nel suo Trattato de Imperiali Jurisdictione impresso due volte2, dal quale la trasse chi la fece ristampare nel 1740.3 Raccontano che il Cardinal Bertrando del Poggetto4 Legato Apostolico del Pontefice Gio. XXII. vedendo che l’Antipapa Fra Pietro da Corvara, il quale prese il nome di Niccolò V. e che era del partito di Lodovico il Bavaro, prendeva argomento per sostenere la validità della sua elezione da questo libro, non si contentò di proibirlo sottoponendo chiunque lo leggeva alle censure della Santa Sede, ma tratto ancora da troppo zelo religioso, volea che al fuoco si dessero le ossa dell’Autore per ignominia della di lui memoria: lo che si sarebbe mandato ad effetto, se ad una simile risoluzione non si fosse opposto un tal Pino della
- ↑ Il titolo di questa edizione dice così «Andreae Alciati Juriconsulti clariss. de formula Rom. Imp. libellus. Accesserunt non dissimilis argumenti Dantis Florentini de Monarchia lib. III. Radulphi Carnotensis de translatione Imp. libellus. Chronica M. Giordani qualiter Rom. Imp. translatum sit ad Germanos, omnia nunc primum in lucem edita. Basilae per Jo. Oporinum 1559. mense octobri».
- ↑ La prima volta in Basilea nel 1566. in foglio con questo titolo «Syntagma Tractatum de Imperiali Jurisdictione, auctoritate, et praeminentia ac potestate Ecclesiastica, deque juribus Regni, et Imperii» e poscia «Argentorati sumptibus Lazari Zetgneri 1609. in fogl.».
- ↑ In Ginevra «Coloniae Allobrogum apud Henr. Albert. Posse et Soc.». Se pure non è questa una data falsa, mentre la presente edizione fu fatta per accompagnare la Monarchia alle altre opere di Dante pubblicate in Venezia da Giovan Battista Pasquali.
- ↑ Di questo Cardinale vedi il Ciacconio e l’Oldoino in Vit. Pontif. et S. R. E. Cardinal. Tom. 2. pag. 409. edizione di Roma 1677. in fogl.