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di dante alighieri 175

nell’idioma Latino1, Francese2, in Spagnuo-

  1. Matteo Ronti Veneziano Monaco di Monte Oliveto, malgrado le congetture del Vandelli nella Dissertazione di cui parleremo, fu il primo che traducesse nell’anno 1380. in circa in Pistoja, la Commedia di Dante in versi Esametri, la qual fatica è ancora inedita, se non che di essa parla lungamente col riportarne qualche saggio il citato Domenico Vandelli in una sua dissertazione inserita nel Vol. VI. delle Simbole Goriane stamp. in Roma pag. 141. e seg. Di questo soggetto, oltre a molti altri parla il P. Gio. degli Agostini nel tom. 11. delle sue Notizie degli scrittori Veneziani, e l’Autore della Storia Letteraria d’Italia Vol. VI. pag. 632. e Vol. IX. pag. 154. ed il Mehus nella vita del Traversari pag. CLXXII. e seg. ove adduce sicuri riscontri che fosse Veneziano. Gio. da Seravalle Frate minore della Diocesi di Rimino, e Vescovo e Principe di Fermo tradusse pure ad litteram in latino, e comentò pure in latino Dante nel 1416. mentre si ritrovava al Concilio di Costanza (Ved. Monsignor Fontanini nel Tom. I. della sua Biblioteca Italiana pag. 355. edizione di Venezia del 1753. colle Note dell’Apostolo Zeno). La sua Versione si conservava in Roma in un Testo a penna del Marchese Alessandro Capponi. Forse sarà questo passato nella Vaticana con gli altri libri alla medesima lasciati. E nota la traduzione in verso Eroico del P. Carlo d’Aquino Napoletano della compagnia di Gesù stampata in Roma con la falsa data di Napoli per Rocco Bernabò nel 1728. in III. Vol. in 8. (Ved il Conte Mazzucchelli nella Part. II. del Vol. I. della sua Opera degli scrittori d’Italia). Coluccio Salutati attese a tradur Dante in versi latini, de’ quali ha dato un saggio l’Ab. Mehus nella vita di Ambrogio Camaldolense pag. 309. e Vita del Traversari pag. 308. e seg.
  2. Il Marchese Maffei nella sua succinta Notizia dei manoscritti della Real Biblioteca di Torino, inserita nel Tom. VI pag. 474. e 475. del Giornale dei letterati d’Italia, e ristampata fra i suoi opuscoli Ecclesiastici, parla d’una versione in terza Rima Francese del Poema di Dante di Autore Anonimo, da lui veduto nella detta Libreria, che incomincia:

             «Au millieu du chemin de la vie presente
             «Me retrouvay parmy une foreste obscure
             «Ou mestoye esgaré hors de la droicte sente.

    Baldassar Granger Consigliere e cappellano del Re, e abate di S. Bartolommeo di Nojon similmente trasportò in cattivi versi Francesi, e comentò Dante, e questa traduzione, di cui si servì il Bayle per compilare nel suo Dizionario l’articolo sopra Dante, fu