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e ad esso vi unì le Canzoni amorose, e morali del medesimo Dante, e la Vita di lui scritta dal Boccaccio. In questa edizione come, in quasi tutti i manoscritti, mancano le divisioni, o sommarj delle poesie sparse per entro la Vita nuova, secondo che ci avverte il canonico Antonio Maria Biscioni nelle annotazioni alla medesima da lui corretta, e ristampata in Firenze presso il Tartini nel 1723. in 4. fra le prose di Dante, e del Boccaccio1. Non intese per altro il Poeta quando scrisse quest’Opera, di voler soltanto per mezzo di essa immortalare la sua Beatrice, ma fin d’allora col suo divino Poema, di cui aveva già concepito il disegno, promesse di dire di lei quello che mai non era stato detto d’alcuna2. Questo sublime lavoro fu poi da lui intitolato Commedia. Il celebre Padre Harduino nel Giornale di Trevoux della anno 1727.3 pretese di abbattere il comun sentimento, il quale ci dà per legittimo Autore di questo Poema Dante Allighieri, e di sostenere che esso sia opera di uno sconosciuto Impostore, seguace della falsa dottrina di Wiclefo, il quale vivesse su la fine del secolo XV. Sarebbe inutile che noi di proposito ci accingessimo a confutare lo strano pensiero di questo per altro dotto Gesuita, il quale di molti altri simili sogni non si vergognò di farsi difensore; perchè o noi non

    1567. fu creato Senatore. Di lui parla il Canonico Salvino Salvini ne’ suoi Fasti Consolari pag. 59. e seg.

  1. Pag. 1.— 49. Il Biscioni vi fece alcune note, ed alcun’altre dell’Abbate Antonio Maria Salvini ne unì alle sue. Si dice che la Vita Nuova fosse stata impressa nel 1527. in 8., ma non trovo chi abbia veduta questa edizione. Gio. Battista Pasquali stampator Veneto nel 1741. pubblicò di nuovo questa operetta nel Tom. II. delle Opere di Dante, in seguito della Commedia che uscì da’ suoi torchi nel 1739.
  2. Così dice appresso a poco il medesimo Dante in fine della Vita Nuova.
  3. Art. LXXVI. per il mese d’agosto pag. 1516. Il detto Articolo è intitolato «Dubbj intorno al vero Autore della Commedia di Dante. La memoria del P. Arduino è nel Tom. I. delle Memorie d’una Società celebre. Paris 1792. in 8. pag. 289. e nelle Memorie di Trevoux.