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di dante alighieri. 147


Ed al Sepolcro quest’altra Iscrizione, la quale vi è chi crede che il medesimo Dante componesse a se stesso1, mentre era ancora in vita:

S. V. F.

iura monarchiae, superos, phlegetonta, lacusque
lustrando cecini voluerunt fata quosque:
sed quia pars cessit melioribus hospita castris,
auctoremque suum petijt felicior astris,
hic claudor dantes patriis extorris ad oris
quem genuit parvi2 florentia mater amoris.

Sopra detto Sepolcro vi è l’effigie del Poeta in basso rilievo di mezza figura con la fronte coronata di lauro in atto di leggere, scolpita in marmo da Pietro Lombardo Scultore famoso, sopra della quale in mezzo ad una ghirlanda si vede scritto:

VIRTUTI, ET HONORI.3

  1. Paolo Giovio in Elog. doct. vir. cap. 4.
  2. Un Viaggiatore Francese (M. Grosley Autore de «Nouveaux memoires ou observations sur l’Italie, e sur les Italiens par deux Gentilhommes Sudeois trauit da Suedois» uscite in 3. Vol. in 12.° con la data di Londra nel 1765. Tom. I. pag. 338.) leggendo in questa iscrizione pravi in vece di parvi rileva contenersi nella medesima la scandolosa imputazione di cui venghiamo aggravati, e della quale aggraviamo per ripicco i Veneziani, e per riprova adduce un racconto popolare poco degno di esser consacrato alla memoria in un libro fatto per passare nelle mani di persone educate. Ma senza rispondere a ciò, dobbiamo solo rilevare che l’osservazione del predetto Autore è onninamente falsa, perchè è falso il fondamento su cui si appoggia. L’Algarotti poi trattando delle cose belle vedute in Ravenna in una lettera del 1761. al Mariette Op. Tom. VI. pag. 161. ed. di Livorno in 8.° scrive «Io le potrei parlare della lapida, e del ritratto in basso rilievo che si vede quivi di Dante, di quel poeta che gareggia co’ primi pittori, e di cui era tanto devoto Michelagnolo. Io l’ho diligentemente ricopiato e ne fo conserva tra le altre spoglie della Romagna. Spira veramente quell’austero, e quel profondo che qualifica i suoi versi».
  3. Il disegno di questo Deposito si vede annesso alla Storia di Ravenna di Girolamo Rossi nella ristampa fatta della medesima