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122 | memorie |
fratello, il quale restò Signore assoluto di Verona nel febbrajo del 1311. per avere allora terminato di vivere il suddetto suo maggior fratello Francesco. Ora nel Canto XVII. del Paradiso, avendo il Poeta immaginato, che Cacciaguida nel predirgli i casi della sua futura vita, gli dicesse1:
Lo primo tuo rifugio, e ’l primo ostello
Sarà la cortesia del gran Lombardo,
Che ’n su la Scala porta il santo uccello:
i sopra mentovati scrittori, e molti altri prendendo alla lettera le accennate parole, crederono che non altro ci volesse per istabilire la gita di Dante a Verona subito dopo il suo esilio dalla Patria. E vero che nei detti versi chiaramente2 è indicato Alboino della Scala Signore di Verona, ma questo appunto dimostra che non subito dopo il suo esilio passò Dante alla Corte degli Scaligeri, perchè la detta condanna accadde nel 1302., ed Alboino non prima del 1304. divenne Signore di Verona3. Che se l’illustre Marchese Maffei avesse scrupolosamente esaminati i suddetti versi, e combinati con quanto di Cane fratello di Alboino, poche righe sotto, soggiunge il Poeta, senza dubbio si sarebbe accorto, che in quel luogo non aveva preteso Dante di parlare rigorosamente come egli credette. A lui non era noto che nel 1306. in circa fosse Dante trattenuto, come dicemmo, in Padova, nè che nel 1307. di nuovo fosse pas-
- ↑ Vers. 70. e seg.
- ↑ Dal contesto di Dante apparisce che in detto luogo accenna Alboino, e non altri, perchè fa intendere con i suoi versi, che quello il quale è da lui indicato ne’ medesimi, non era solo nel governo de’ suoi Stati. Con questo si abbatte il sentimento di coloro i quali hanno creduto, che ivi il Poeta intendesse di parlare di Bartolommeo della Scala, non d’Alboino.
- ↑ Muratori loc. cit. Girolamo della Corte lib. 10. pag. 595.
queste Memorie dicemmo essere stato l’ottobre; anche lo Zagata pag. 58. loc. cit. s’inganna dicendo che accadde il dì 31. dicembre 1311.