giura, condannarono Messer Simone dei Bardi, il Conte Guido da Battifolle, e Federigo Novello suo figliuolo1. Ma non ostante questo, tanto si adoperarono i Neri presso Bonifazio VIII. che egli promesse di procurar ad essi l’ajuto del suddetto Carlo «il quale era partito di Francia per andare in Sicilia contra Federigo» secondo figliuolo di Piero d’Aragona, e successor di suo padre nel Regno2. Giunto questi in Bologna3 si ristette per allora dall’intromettersi negli affari dei Fiorentini, che non avevano mancato di spedir colà Ambasciatori per pregarlo a non esercitare alcun segno di ostilità contro di loro, e passando presso Pistoja nell’agosto del 1301.4 senza entrare nella città, mostrando per altro contro ad essa mal talento, andò al Pontefice5, da cui fu onorato del titolo di Conte di Romagna, Capitano del Patrimonio, e Signore della Marca di Ancona6. Cominciò allora il Papa a trattare con i capi di parte nera, e particolarmente con Messer Corso dei Donati, di spedir Carlo in Toscana, prima che passasse in Sicilia contra Federigo7; e perciò fornitolo di danaro8 e di truppe, lo
- ↑ Bisogna confessare, che la storia di queste fazioni è molto oscura, e che gli Scrittori hanno confusi i fatti. Leonardo Aretino nella Vita di Dante narra diversamente queste cose; ma noi abbiamo piuttosto voluto seguitare Dino Compagni, che meglio si può credere informato delle cose seguite sotto i suoi occhi. Ved. il primo libro delle sue Storie pag. 23. e 24.
- ↑ Dino lib. 2. pag. 28. Egli è quello che da Dante nel Canto XIX. del Parad. vers. 130. è caratterizzato per un avaro, e per un vile.
- ↑ Dino loc. cit. pag. 29.
- ↑ Storie Pistolesi pag. 14.
- ↑ Era in Anagni piccola città della Campagna Romana, ove il medesimo Pontefice aveva avuto i natali. Muratori Annal. d’Ital. all’ann. 1294.
- ↑ Muratori ivi all’anno 1301.
- ↑ Sbagliano le Storie Pistolesi narrando pag. 14. che Carlo prima di venire in Firenze passò in Sicilia. Quando gli altri scrittori non fossero contrarj ad esse, facile non ostante sarebbe il conoscer l’errore, se si considerasse che fra l’agosto e il novembre, ne’ quali mesi era Carlo replicatamente venuto in Toscana, non vi corre tanto tempo da poter collocare la spedizione della Sicilia.
- ↑ Dino Compagni lib. 2. pag. 31. dice che in Corte del