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generale utilità, del danaro e del sacrificio impiegato in prò della causa dell’istruzione, unica che trionfi delle catene e dei patiboli.
Ricordatevi che l’emancipazione intellettuale precorre naturalmente ad ogni emancipazione politica, perciò la necessità di diffondere le utili cognizioni in tutte quante le classi; perciò il bisogno in ogni cittadino di conoscere almeno ciò che si pensa e si scrive da quanti fratelli vivon chiusi dall’Alpi nevose all’Etna fumante.
Incoraggiando questa istituzione che và avviandosi a mèta sicura, voi avete a buon dritto il vanto d’aver dato nella nuova Italia il primo esempio d’una Biblioteca Circolante per l’istruzione del popolo, accomodata ai bisogni d’ogni ceto di persone; e questo vanto voi lo vedete tuttodì venirvi accordato da ogni parte d’Italia e non soltanto dai migliori giornali della Penisola, ma anco da quanti illustri ingegni e membri del Nazionale Parlamento si sono compiaciuti onorare dei loro elogi e arricchire di loro doni questa Biblioteca Circolante. Fate che per voi la Toscana possa dirsi la provincia non mai ultima nelli ottimi ritrovati che tanto conferiscono al bene universale ed ai salutari effetti della generale civiltà. E poiché gli ottimi pensieri trovarono sempre eco fra voi, noi confidiamo in prò del nostro Istituto nel senno e nel patriottismo vostro; in pro della universale istruzione, nella nobile e santa emulazione dei Municipj Italiani.
I Componenti il Consiglio Dirigente la
Società per la Lettura Popolare.
(Seguono le firme)