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VI

altre Città illustri: ma pure i suoi abitanti fecero nell’età più lontane un Popolo a parte che figurò fra gli antichi Umbri: fu Municipio Romano e poi Sede di Vescovi: ha preso sempre parte in tutti gli avvenimenti pubblici che fino ai nostri giorni, han fatto più strepito. Conserva inoltre nel suo Archivio segreto un numero non indifferente di carte e pergamene atte a rischiarare la Storia dell’evo medio, quali il Cardinale Garampi di cui è abbastanza conosciuta l’erudizione, non solo ammirò ma altamente commendò. E perchè dunque, dissi fra me, perchè non comunicare agli Uomini dotti tanti tesori nascosti? Perchè defraudare la Patria del vantaggio, di aver raccolti in un volume i suoi più preziosi Documenti, ed i fatti degli Antenati ad istruzione dei posteri; vantaggio che pur posseggono tanti altri paesi anche di un grado molto inferiore? Si stampò è vero sul finire del secolo decimo settimo a Foligno un libretto composto da un buon Sacerdote (*), in cui si veggono raccolte confusamente poche notizie di questa Città: ma il titolo stesso dell’Operetta dice abbastanza qual conto in ogni riguardo se ne dee fare. Molto più importante fu l’Opera che il Signore Giovanni Giovani Cittadino zelante per l'onore di questa Patria scrisse nel secolo trascorso. Egli si affaticò a raccogliere quelle memorie di Matelica che si trovano sparse nel Grifoni, nel Lilj, Compagnoni, Turchi, Marangoni, ed altri storici provinciali. Terminò il suo lavoro nel 1770: ma fino alla sua morte succeduta nel 1783. l'accrebbe sempre di appendici, e di supplementi (**). Benché la sua opera sia imperfetta, benché abbia uno stile insopportabile e verboso, benché vi si vegga poca critica: nulla meno è dovuta al benemerito Autore la pubblica riconoscenza per aver voluto ( e lo assicura egli stesso al fine del libro ) impiegare la fatica e lo studio di tanti anni al lustro della sua Patria.


(*) D. Francesco Grifoni da Matelica. Intitolò questi la sua operetta - Compendio e ristretto della nobilissima Terra di Matelica - Foligno 1695. di pagine 48.

(**) Questa opera ancora inedita esiste appresso l'odierna Famiglia Stefanini Erede della Giovani.