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MUMMIA EGIZIANA

di pittura come di scultura, ho avulo luogo di fare le seguenti osservazioni che non mi paiono affatto prive di fondamento.

1.° Ho veduto che nelle figure degli animali, ed in quelle altre cose sulle quali non s’ estendcva l’ impero della legge, o la forza dell’ uso, gli Egiziani sogliono mostrarsi migliori maestri che non sono comunemente nelle loro figure di lorma lunana.

2.° Che talvolta, quando nelle loro statue hanno voluto rapprescntare il vero, le teste superavano di gran lunga in maestria di lavoro, ed in bellezza di contorni il rimanente della figura, che per solito non si scosta da quello stile rigido ed imperfetto di convenzione, che fu tanto famigliare ai loro scultori. La statua colossale del Re Meride che fa si bella mostra di se in questa collezione, è il più bel modello ch’ io m’ abbia mai veduto di questa maniera di modellare, e scolpire le figure.

3.° Ma che quando era mestieri dipartirsi da quelle forme di ronvenzione, e tratteggiare nelle figure umane la natura in tutta la sua verità, gli Egiziani sapevano dar buon saggio di se stessi, e far vedere di chè fossero capaci anch’ essi nell’ esercizio delle arti dipendenti dal disegno. Esempio insigne di questa verità è nel museo di S. M. il Re nostro Signore un simulacro del gran Sesostri, sedente, scolpito in un granito bigio che tende al nero, alquanto più alto del naturale, e munito del proprio nome, e Ieggende; nel qual simulacro sono senza dubbio conformi al vero ed i lineamenti della sua fisonomia, ed il regale suo modo di vestire. La testa, le braccia, i piedi, e quasi ogni altro particolare in quella statua, non ostante la qualita della pietra vetrina e durissima, sono condotti con tanta intelligenza di anatomia, con si belle proporziorni di parti, con un lavoro si finito, cosi vicino alia perfezione dell’ arte, e nel tempo stesso in uno stile sempre tutto egiziano, che reca meraviglia come un’ opera si stupenda possa esser anteriore ad ogni principio di civilta, e d’arte nella Grecia, e preceda di quasi tre secoli la guerra di Troia. Questo monumento, che si pub risguardare fin qui come il capo lavoro della statuaria egiziana,