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272 mummia egiziana


4.° Epitaflo di una delle inummie disfalle dal sig. LcLolo, publicato dal sig. Lctronnc. (1)

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Sotero, Jiglio di Cornelio Pollione e cll Filute, Arconte di Tebe. Si puo vodcre cio che ha scritto il sig. Letronnc intorno a questa breve cpigrafc ncllc sue Osseivazioni piii volte cilale.

Ora dair esame e dal confronio dcj,di esposli epitasi non poclie cose degrie di nota s\ pos.souo ricavare ad illustrazioiie del nostro argoinenlo. E da osservarsi chc sul sai’cosago di Petemenoji, non meno chc sul secondo e sul qiiarlo del mentovali epilasi, si vedono sci-iltl i noini d’ambedue i genitori di epic’defunti: ma clie questi nomi sull’urna del nostro bambino trovaasi separali, imo sta nel teste greco, l’altro nelle scritture egiziane. Se qnesta nosti-a mummia non avesse avuto ahra epigrafe che la greca teste riferita, io non dubito puiito die anclie sulla sua cassa, come sulle altre sovracceiinate, tanto il nome del padre come quello della madrc si vcdrebbero egualmente insieme registrati. Cosi una famiglia forse greca d’origiiie, ma diveiiuta egiziana e per liinga dimora nel paesC; e pei successivi mairlmoiii, accoppiava tanto nella forma della cassa siinerea, come nella manicra delle epigrasi gli wsi delle due nazioni.

Confrontando inoltre il testo della nostra iscrizione, cui nulla raanoa, coi poclil avanzi di fpiello che era sulla mummia portala a Parigi dal sig. Cailliaud, noii mi so Iroppo persuadere che ivi, oltre il nome del padre e dell’avolo del dcfunto, si leggesse pure quello della madi’e di lui, come e parse all’egregio signor Lerronne (2); non ostante che questo nome materno si veda già piu volte i-ipetuto tra i geroglifici delineati sii quella cassa. E parmi che nella leggenda che sta sul feretro della giovine Tfute per ci«

(i) Observations cilltc pag.

(3) Observations cit. p.ig. 30. e 114