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228 notizia di un manoscritto

che vantano le magnifiche edizioni moderne in istampa, pii rldoiKJ ( per dirlo con ospressionc Danlesca ) le carte dei fainosi Codici della Laurenziana, e di altre Biblioteche d’ltalia, con que’ candelabri ed altri fregj elegantissimi, bassiriliev’i e camei, e principalmente cjuelli lavorali verso il fine del i4oo: e principio del i5oo^ die lion quelle delie più pregiale edizioni di Parma, . di Londra, , e di Parigi; Ne so, che alcuno siasi giammai innamorato di ualibro dei più belli, uscito dai torclij del Didot, del Baskerville, Oj del nostro Bodoni a tale di parlarne coUe espressioni, di cui si vale il possessore di un Codice del Petrarca scritto e miniato nell’anno iS’^o, non dissimili da quelle di un’amante depiii caldi, come risulta dalla Nota posta in fine del Codice dal predelto suo antico possessore, e riferita dall’ Abate Cav. Sebastiano Ciampi nelle .loi?’. viiTX" annotazioni alle erudite sue Memorie della Vita di Messer Ciu»

Messir Ciiio

e’SS:<L\’,J’.m. da Pistoja: , ;

(( Die XXIII. Madii MCCCLXX ■ (( hodie completum mihi tradidit poetam

(( steplianus canossa miraculosus artlfex

« qui litteris novioribus et stilo veuustissimo. ,

(( cum CCCL. septem;

« figuris aureis pai’vulis

(I et duabus oppido maioi’ibus

« ornavit in pellucida

« membranula j i

« meo jussu

« dulcissimum petrarcam

« cum quo edere et cubare

« cum. quo vivere et mori ■volo. .. Non saprei, se, dilettante nessuno delle più splendide moderne Stampe, mangiar volesse e dormire in compagnia con una delle piu belle edizioni in foglio Bodoniane, come col suo miniato Codice quel buon Trecentista.

Per illuslrazioae della Storia della Paleografia sarebbe desiderabile,