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NOTIZIA

DI UN MANOSCRITTO MINIATO

gia' appartenente

A FRANCESCO I. RE DI FRANCIA

di S. E. il Sig. Gian Francesco Galeani Napione di Cocconato.




Letta nell'adunanza dei 17 aprile 1823.


Un Manoscritto non più antico del Secolo XVI, mancante, tronco, lacero, in tutti i modi malconcio, e che, non diverse dir lTi’^vl p^’ts, si pou-ebbe da quel Deifobo di Virgilio:

lacerum crucleliter ora
Ora, manusque ambas, populataque teinpora raptis
Auribus, et Iruncas inhonesto vulnere nares,

pare che meritar non si possa gli sguardi di un Bibliografo, nè di un erudito. Ridotto in cosi deplorabile stato, degno e ciò non ostante, per diversi rispetti, per mio avviso di particolare considerazione. Questo Manoscritto, già posseduto dal dotto Arcivescovo nostro di Torino, editore di Attone, Monsignor Carlo Buronzo del Signore, passò nelle mani di S. E. il Sig. Conte e Cavaliere GranCroce D. Luigi Gattinara di Zubiena intelligenle e colto Personaggio, raccoglitore zelante di Libri appartenenti alle Belle Arti, ed alla Letteratura, segnatamente Italiana, da cui clii scrive l’ebbe gentilmente in comunicazione; ed alle Belle Arti per l’appunto, ed alla Letteratura Italiana e Francese ad un tempo appartiene il Codice di cui intendo di ragionare.