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DEL CAV. DI S. QriKTINO 2"^

manicaln, stinbolo tlclla vita, e da quel cippo oiiiito di pifi coraici, detto comuneineiitc il iiiloitietro. Ma il dio Luno in (jiicsia toedaglia si distingue farilmerite da Flah pel globo che porla sul capo, e per una certa appendice che esce lateralfiientc dal siJo l, erretto in fortna di iin manico rilcnrvQi a giiisa di im corrttf d’ariete; forse per dar mezzo di levare e mettere cjuel berreffo a piacimento. Con (jiicsli attributi, e col si/o norne stesso, //uno si ti-ovd in pill altri inoniiniciili, rlit; non sono sfuggili alia perspic-acia delFoltiino sig. Cliampoilion il ininore. (V. Panteon Ej^pt. explicution tt la pliinclie i4- Paris. 1824)

Alia protezione ed agli iiiilussi di Luno ascrlvevano gli Egizi r innondazione benefica del Nilo, dalla quale tutta dipendeva la prosperita del loro suolo. Accorto divisameuto fii dunque il loro di siinboleggiare qui, sotlo le forme di una diviiiita si propizia, iin Principe pill d’ ogni altro proj,enso e liberale verso la provincia d’ Egiito qiial fu verainenie Adriano, il quale piii volte la visito in persona, e provvide al suo decoro, al sue buon governo con leggi paterne, e saggi ordinamenti.

N. B. Debbo qui avvertire clie per errorc alia face. I’yt. sotto il n.° 79. si e stampaio Phtfia in vece di Luno; e che al n." 60. face. 168. si e scritto CAIC- in vece di KAIC-, come sta sciitto sulla

medaglia.

n.

In quesla rara medaglia, dell’anno duodecimo di Mairiea Iinperatrice, e rapprescntato un sacerdote egizio vestito di lunga tunica, e col capo raso secondo i riti di sua nazione. Tiene questi coUa mano destra un luiigo scettro o bastone, dislintivo della sua dignila; ed alza sulla sinistra un uccello che, dal berco adunco, dal collo lungo, ricurvo e privo di piiime, si conosce essere uu avoltoio; auimalc tenuto per sozzo e vile presso di noi, ma altre volte riverito allameuie in Egiito come l’ cmblcma dcUa maternila,