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del cav. di s. quintino 155

quello bellissimo scoperto, non ha guari, nella Siberia con simile alternativa di colori.

Nel totale sgombramento del teatro, che avrà luogo quanto prima, è da sperarsi che altri minerali ancora si potranno osservare degni dell’attenzione degli Eruditi.

Conclusione.

La ligure città di Libarna era dunque una colonia di Roma al pari della vicina Tortona; avea un collegio di Flamini Augustali; un Foro pulitamente selciato; un teatro costrutto con molta regolarità, e di sufficiente estensione; ed era abbondantemente provvista d’acque salubri col mezzo di un acquedotto. Dopo essere tanto decaduta dallo stato primiero, nel quinto o sesto secolo, per le irruzioni de’ Barbari, fino a perdere l’antico suo nome, ebbe probabilmente ne’ bassi-tempi quello di Antiria, ovvero Antilia dalla gente Attilia, che fra i suoi abitanti era la più ricca, potente e numerosa. Di tutte queste notizie intorno alla città di Libarna fanno sicura testimonianza le lapidi per la prima volta prodotte in questo scritto. Quindi con ragione da Plinio fu annoverata fra i luoghi più cospicui della Liguria mediterranea: Ab altero eius (Apennini) latere ad Padum, amnem Italiae ditissimum, omnia nobilibus oppidis nitent, Libarna, Dertona colonia, Iria....