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OSSERVAZIONI

INTORNO AD ALCUNE ISCRIZIONI ANTICHE

scoperte di recente fra le ruine, di libarna, presso serravalle,
nella valle della scrivia.



del Cav. Giulio di S. Quintino



Letta nell’adunanza del 4 dicembre 1823.


Nella provincia di Tortona, sulla sinistra sponda della Scrivia, fra i due borghi di Serravalle e di Arquata, dove la valle di quel rapido torrente s’apre a semi-cerchio in vasta e fertile pianura, sorgeva ne’ secoli della romana potenza una città di non grande estensione, ma certamente ragguardevole e cospicua quanto lo poteva essere allora ogni altra colonia o municipio dell’antica nostra Liguria mediterranea. Chiara testimonianza ne fanno le monete romane, le opere di bronzo e di terra cotta, i frantumi de’ marmi e delle sculture, che ogni giorno si vanno colà disotterrando: ma più ancora gli avanzi di alcuni suoi publici edifizi, non per anco intieramente distrutti dal tempo, o pareggiati al suolo dal vomere dell’industrioso agricoltore.

Fra le sue mura passava altre volte la via Postumia, la quale staccandosi dall’Emilia poco lungi da Piacenza, toccava Tortona, e quindi, percorsa la valle della Scrivia, e valicato l’Appennino