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118 monumenti geroglifici

statiina di eccellente lavoro di ceiebrc re Egizio. L’ altro carteHo col prenome, scomparve uiiilainente alia spalla sinistra. Non porta alcun distintivo per ciii dcbba credersi quclla di un re. Le txeccie del capo sono lavorate con grande amore e diligenza, ed in attorcigliati ciuffi ritlrati dietro le orecclne li scendono sopra le spalle, in uella Stessa maniera con la quale Burkardt descrive l’ altaalc foggia di capigliatura dei nativi dell’ alto Egitto, e della Nubia tav. 7; fig. 1) Il volto e di una bellezza che innamora, e le labbra, il naso, e la bocca sono lavorate con tale fmezza di tratti, die meglio nol potrcbbe il più vaiente scultore de’ tempi nostri. I segai posti suUa. spalla, unitamente a quelli che compongono il cartello sono tutli foiietici, e di noto signiBcato. II cartello si legge Psmtk, Psamelik, e ci fa r’lconoscere I’imaginc di uno dei due re Psametici: fi’:^liuoln del Sule (Psametico) vhnficatore per sempre. La presenza tlcl cartello prcnome ci avrebbe inslrutti a quale dei Ane Psamctici zio o nipote si debba ascinvcre. E cosa probabile «lie si debba assegnare ai celebi"e Psametico, che primo introdussc neirinlerno deli’Egitto i Greci, favori il commercio, amo e protesse le scienze e le arti, e scppe nd es.se coUecare l’ csercizio delle armi nclle quali ebbe fama di graii capitano, come la ebbe ■wguabnente il re del quale si coiiserva memoria pel monumento segue lite.

Le fortunate e dotte ricerche del signor Champollion, sparscro di chiara luce le origini, e la discendenza de’Principi Faraoui della ventesima seconda dinastia, ’la seconda dei Bubastiti, ’Cpel confront© di lapidi e papiri, di scritture geroglifiche e ierattichc ginnsc a poter con certczza fissare l’ epoca, e determinare gli ascendenti e discendenli di quel re Faraone, che a’ tempi del re Roboamo, mille anni priuia dell’ ei’a nostra volgare, invase la Gindea, deprcdo la citti saiita, ed iiivolo dal lompio gli scudi d oro del re Saloinone. Di questo re si parla neila Sorittura, nella quale viene cliiaraato Sesac, o Schischac. Due momimenti del nostro Museo fanno tnenzione di esso. II primo e una stalua sedente, di grauLlo nevo,