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108 monumenti geroglifici

la testa copcrta dall’ elmetlo, la desUa aiinata del flagcllo C delld scettjo ricurvo, slriiige colla sinistra non giii il segno della vita divina, ma la clava, come nci bassi rilievi di Tebe. 11 disegno di uno stele seguente, e cosi superiore a tutto cio che ho poluto sin’ ora esaminai’e di cose Egizie, che mi ricolma di piacere, c di niei’aviglia ogni qiial volta mi pongo ad esaminarlo. La < lignilosa maesta del Dio Fre, si scorge pure attraverso della Sua figura di sparvlere, ne il voluminoso disco dal quale esce il sei’pente che li pende sul capo, nuoce punto all’inliera armonia delle sue parti. Con uguale fi-auchezza sono deliiieati i coutonvj di Osiride e della Dea Athyr, nella quale di più spicca somma diligenza nell'ornamento delle copiose treccie. Bla nulla supera la bellezza e somma squisitezza di lavoro con cui e condolta l’ intiera figura del re Amenoflep. Non evvi parte alcuna di essa in cui non spicclii diligenza e Iiiiitezza. L’ acconciatura del capo, l’ ornamento del collo, il diadema, la cintura sono ammirabili, e niente supera la finezza e regolarita delle pieghe del gran manto, die gettalogli suUe spalle scende ampio sino a terra. lo non credo che l’ arte possa fare cosa più finita, e piii che un basso rilievo la crederesti volontieri un cameo. II disegno che ne ho fatto eseguire, quanlunquc di gran lunga inferiore in bellezza all’originale, sara, spero, sulTicienle a dare una qualche idea di essa, e dimostrare a qual pmito di perfezione fosse giunta I’arte in quella conlrada, che una inveterata e falsa opinione aveva dato a credeie all’ Europa non aver mai prodotto che de’mosln (tav. G. fig. i). II suo nome, siccome fpicUi dei re della lavola d’Al)idos, non venue indicato che dal solo carlello prenome: esso e preceduto e scgiiito dai titoli ordinari Dio gruzioso offerto al Sole Diretiore) vmficatore come Fre per sempre. Le divinitft che li fanno co:teggio, in altro stele a pill colori, sono il Dio Mendes il quale figurato con tutti i suoi attributi, e in atto di fecondare i doni oIlL’rtili, e che si scorgono disposti sopra una tavola: e un’ allra stravaganlc forma di non ovvia divinita, il cui capo e formalo dal scrpcnle ureo, e che liene in