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monumenti geroglifici |
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la testa copcrta dall’ elmetlo, la desUa aiinata del flagcllo C delld
scettjo ricurvo, slriiige colla sinistra non giii il segno della vita
divina, ma la clava, come nci bassi rilievi di Tebe. 11 disegno
di uno stele seguente, e cosi superiore a tutto cio che ho poluto
sin’ ora esaminai’e di cose Egizie, che mi ricolma di piacere,
c di niei’aviglia ogni qiial volta mi pongo ad esaminarlo. La <
lignilosa maesta del Dio Fre, si scorge pure attraverso della Sua
figura di sparvlere, ne il voluminoso disco dal quale esce il
sei’pente che li pende sul capo, nuoce punto all’inliera armonia delle
sue parti. Con uguale fi-auchezza sono deliiieati i coutonvj di
Osiride e della Dea Athyr, nella quale di più spicca somma diligenza
nell'ornamento delle copiose treccie. Bla nulla supera la bellezza
e somma squisitezza di lavoro con cui e condolta l’ intiera figura
del re Amenoflep. Non evvi parte alcuna di essa in cui non spicclii
diligenza e Iiiiitezza. L’ acconciatura del capo, l’ ornamento del
collo, il diadema, la cintura sono ammirabili, e niente supera la
finezza e regolarita delle pieghe del gran manto, die gettalogli suUe
spalle scende ampio sino a terra. lo non credo che l’ arte possa
fare cosa più finita, e piii che un basso rilievo la crederesti
volontieri un cameo. II disegno che ne ho fatto eseguire, quanlunquc
di gran lunga inferiore in bellezza all’originale, sara, spero,
sulTicienle a dare una qualche idea di essa, e dimostrare a qual pmito
di perfezione fosse giunta I’arte in quella conlrada, che una
inveterata e falsa opinione aveva dato a credeie all’ Europa non aver
mai prodotto che de’mosln (tav. G. fig. i). II suo nome, siccome
fpicUi dei re della lavola d’Al)idos, non venue indicato che dal
solo carlello prenome: esso e preceduto e scgiiito dai titoli
ordinari Dio gruzioso offerto al Sole Diretiore) vmficatore come Fre
per sempre. Le divinitft che li fanno co:teggio, in altro stele a
pill colori, sono il Dio Mendes il quale figurato con tutti i suoi
attributi, e in atto di fecondare i doni oIlL’rtili, e che si scorgono
disposti sopra una tavola: e un’ allra stravaganlc forma di non ovvia
divinita, il cui capo e formalo dal scrpcnle ureo, e che liene in