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102 monumenti geroglifici

nome, tuttavia non mai giunse, cred’io, a tal grado di licenza sino a poter dare ai nomi propri diversa terminazione, ciò che avrebbe infallantemente arrecata confusione massima nel computo de’ tempi, e nelle cose. Ne quantunqjie in originc Anienofi <,d Anienoftep fosscro un sol nome, nel processo del tempo lalmentc polei’ono vcuir differenziali, da non doversi piii tra loro coii^ foadere. Una traccia della dislinzione di cotcsli nomi si scorgc tuttora nclla scrie del re Faraonl coiiservataci da Mauelone. Vor diamo di falto che VAnienqf Memnone si cliiama unicamenle Afxlvu’jt^ quando che 11 terzo re della diecluovcsiiua diaiaslia e nominato A,ay.£v:f3/:j, e Av.ii’Wj-St; il quai’to della vigesima prima. Se si aggiunga ciie la sola diversitai del cartello prcnome, in due omonimi e sufficiente a far si die vengliiuo considerati come personaggi di,versi; a più forle- ragione dovranno veuir dislinli allorclie alia diversila del cartello prenome si aggiungcra qiiella pure della Icrininazione del noinc proprio. In conformilu di quanto ahhiaino ragionato, non credo p’ssa reslar alcun dubbio, che si debba di. stinguere dal re Faraone, sui nionumentl cliianialo Aincnof, tpicU’ altro al quale Ic iscrizioni geroglifiche danno il nome di Amenoflep. Cii, meglio ancora verra rischiarato dall’ esamc dei cartelli reaU posti sul gruppo di due statuette del Museo Eglziano. Sono di tufo calcare, altc poco più di uii metro, e sedate. Si voile con esse rappresentarc un re Faraone per nome Amenoftep colla regina sua moglie. Lunghe leggende geroglifiche loro scendono sul davanti a part’ure dalla ciutura, ai due lati del trono, e dietro lo schinale. Si raccoglie da esse, che due persone e Gatelli pachitsi, e tacherannfi unitamente alia loro madrc chaid (fig. Z. a b c) innalzarono e dedicarono le due statue agli Dei, il re Amenoflep e sua moglie. Cinque sono i cartelli reali compresi tra le inscrizioni del gruppo, il numero priino (fig. 2. a) e ripetulo su ciascuno de’ lati del trono, ed i segni che vi sono contenuli, avendo tutli il loro siguificalo fonelico, si legge senza diflicolta. Esso e preceduto dalla formola nota, approvi, sia appi’ovante il Re (^Amenofiop). Una particolarità