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01 AMFDEO PEYRON ftl

averc il pretlicato dl Signore delle tre rcgioni del mondo potrebbesi coil p’u\ riccrcata, e forse meuo vera etimologia spiegaro iy^;xr sp fjcilore del tre, cioc niondi. — II <lecreto e in onore di CaUImaco Ciigiuo del Re, Epistolografo, Sopra’mtendente delle entrate di Peri-Tebc, e Ginnasiarco, il quale commendevole per la sua pieti verso gli Dei, e per li beiicfizi. compartili ai templi, seppe in dilTicili circostanze governarc quel Nomo, e salvarlo dal doppio flagello .tlclla peste, e della carestia. Ben pensate, CoUeghi, che qui pompeggiano le gonfie frasi originate diille metafore geroglifiche; Callimaco or e un uoni generoso, che si sotlopose a peso cotanto, or e un astro S|,lendeutissimo, pole padre, ed anche salvator della patria; la patria e una navicella sl)altuta da fiera tempesta, quell’ agatodemone la riconduce a tranrpiilli porli; il Dio Massimo lo assisteva. Questo Stile ampoUoso assai in’ imbarazza in parecchie lacune, che mi rimangono a supplire. Finalincnle vengono in ultimo luogo gli onori a lui decretati, una statua di dura pietra, un giorno eponimo, un decreto da iscriversi hii avl’kfiv \iblvr,v Tor? ts ’EWiYivwots xat k-^ya^vA^ ypa.aiJ.c.it sopra stele di pietra con lettere greche e demotiche. Dunqiie l’ iscrizione deraotica conteneva il testo originale; e non poteva, ne potra essere mai diversamente nei pubblici monumenti trilingui, giacche la lingna deraotica era la lingua del regno, mentre la greca era soltanto tollerala, e la geroglifica era sacra alle I’cli^ giose cose. Lo stele sara posto Im rc^ -/.firimSog tw aurou t’spsu cioe del tempio di Amon-Ra-Sonter. Quindi non in Menuf fu ti’ovata questa pietra, ma certamente in Tebe, donde per lo suo ragguardevolissimo peso nessuno prima del Drovetti I’avra tolta per amor di studi Egiziani. Ma il Young dicendo sulla fede del sig. Jomard, che lo stele stava in Menuf, che l’ iscrizione greca cominclava coUe parole HuTiXsi Uz’-Aefiat’M VEut Atsvy^ui, e che lo stele apparteneva al Drovetti, si ha da credere, che il Jomard abbia scambiato fra loro due sleli del Museo del Drovetti, » si pu5 sospettare, che quello di Menuf giaccia ancora sconosciuto in questo R. Museo. A tale sospetto e ad altri simili io non posso rispondere, sino a ToMO xxa. 1 1