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72 saggio

da Diospoli occupata una casa, ch’ egli possedeva in questa città, di cui soggiunge le coerenze. Espone siccome già da molti anni egli aveva più volte, ma invano, chiesta giustizia contro gli occupatori: enumera le suppliche date quando all’uno quando all'altro dei Magistrati, ma ora la scallrezza dcgli avversari, ora le sue mililari biso^iie imjjedirono di vcnirne a scnloiiza deliiiiliva. Aiiminzia i dirilli, che gli compeloiio sulla casa. La cilaziouc occupa due colonne e mezza.

Seguouo le dispute di Filocle e Dlnone awocali delle due parti, rhc sono sciilte iu terza persona, e conleiigono i smami capi d’ accusa e di difesa, senza oruamento alcuno di eloquouza. Ciascuno produce gli opportuni istromenli d’ acquisto, ed allri alti legali relalivi alia causa, citandone le dale, e riferendone i principali punti. Ciascuno allega ed interpreta le leggi si comuni, che muuicipall. L’ uno avviliscc la classe dei Colchiti applicando loro una legge e parecchi rescritti; l’ allro iie mantiene il decoro, enumerandone gli uflizi e spiega l’ opposta legge. Dinone oppone ad Ermia l’ inosservanza del retlo ordiue giudiziario. Parlandosi di lungo tranrpiillo possesso si computano gli anni di parecchi fra i Lagidi. Incidenteniente si parla di pubbliche solennila, di sommosse accadute, d’ lina qualita di cubiti, di Magislrali e dei loro uflTizi, di vari ordini politic;, e di molte altre cose.

Alia 9.’ colonna si riassumono dal Giudicc le ragioni addotte, e nelle cincpie linee della lo." sla la senleuza.

Tal breve raggnaglio basla per dar un cenno suUe notizie, che quindi raccogliere si possono. Cos\ i Colciiiti non sono piii dresser sacri paratori delle Divinita come sospello il Young p. i4-’’- da un Papiro del Grey, in cui lesse XoX/ur/ig tmv SsuXmv l<it^oq r^; fXEyaXr,;, menlre doveva supplire Xolyur/ig rvv AtOTTroXEug ng ij.ey«lr,g, giacche cni citta aveva i suoi Colchiti. Essi sono diversi dai TctptyvjzM che imbalsamavano i cadavcri (vedi Erodolo 11. 86. e Diodoro Sic. I. 91 ) coi (uiali ricusava Dinone che fossero accoinunati; diversi altresi dai nzoz7/!7TZ!incisori dei eadaveri (vedi Erodolo, e Diodoro 1. c. )