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66 eroidi di ovidio

in metalliche forme. Dal Icgncrsi in fine ilcll’ cdizione del Man!ptilis Citratnrwn nnitamenle a ((iiello del tiliin, il noine pure di Crisloforo Begj^iamo, ilel quale si sorivc, c\vi imineiuis lituUs extiit oi’ign Slid, e neir allra dullo Spaculam vitae Ivtinanae ^egiiilasi co’ medesiiui caratteri, sottosci-itto il solo Beggiamo, aveva iiulotlo a credere, non senza inolta proUabilit:"!, clie quel luogo fosse Savigliano, patria dell’ auliea e nol,ile prosapia de’ Ceggianii. Ma il Crisloforo poteva aver avula conoscenza, e contratta socicta eol Glim anche in Toi’ino, o in altra citta fuori di Savigliano, ove per motivo di pubblico impiego, o di mllitare servizio pitcva risiedere. E per lo meiio cosa degna di osservazioue, clie de’pnchi escmplari, residiii di tpielle stampe, nessuno veuisse riirovalo in Savigliano, o ne’ suoi d’ inlorni, anzi le quatlro copie per me esaminate, tutle portavano scrilti iiidizi di provenienza da Asti. Quando non già in Savigliano, ma si dovessero snpporre impress! in Asti, bisognerebhe ilire allora che in Asti risiedesse il Bcggiamo, o in qnalita di Governatore mililare, o forse più probabilmente esercente ivi l’ ufllcio di Podesta, che ad uoino foresliero Teniva pur sempre aflidalo.

Curiosa e non del tutto innlile rieerca fia (piella altresi d’ indagare se il Glim partendo di Germania, e dalle liorentissime tipografiehe oflicine di Magonza, Strasbm-go, Ulma, o Bamberga, qua venissc per la diritla seco recaiulo, non già la cassa dci raralteri, e gli allri iiulispensabili attrezzi, che frnppo ingomhro sarebbe stato e spesa soverehia, ma si bene i pim/.nni, e le matrioi pel gello: o sc pure diseepolo di Viudelino da S()ira, del Jenson in N’enezia, dei Sweynheym e Pannariz in Subltiaro ed in Rotna, imparatone soUo tali maesiri il magistero, di cola movesse verso il Piemonle. La (jualit’i, ed il laglio de’ caralleri adoperati nelle slampe d’ indole tutta ilaliana, e di <piella sorta rhe rhiainarono Rom mi, o f^eneti, pone fiior tl’ ogni dubbio ch’ ei s" esereitasse anzi Iratto in ofTirina ilaliana, anzi ehe venire da prima di Alemagua, ove i caralteri in uso avevano forme golli; ed irregolari.