Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/47

XLIII

« Anclie i bozzoli imperfetli diedero un prodotto assa’i abbondante, cioe in ragioae di circa due rubbi per cadim’ oncia di semente ».

» I bozzoli imperfetli non presenlarono gran differenza da quelli mandati da Ciineo, di cui ho pdrlato dissopra, se non che in mollo minor numero erano i doppi o doppioni, e nessuno di quesli conleneva piii di due crisalidi, laddove in alcuno dei primi se ne trovarono sine a cinque «.

), Una particolariti che mostrarono i bachi nel lavorare questi bozzoli si e che assai sovente essi venivano a far capolino al foro che lasclarono aperto ».

)) Dalle farfalle uscite da tali bozzoli imperfetti ho avuto una quantita di seiriente onde potersi ripetere da me o da altri la prova, se colla baona educazione dei bachi continuiuo i bozzoli a migliorarsi ».

L’Accademico Professore Stefano Borson, a nome del suo nipote, Corrispondenle dell’ Accademia in Ciamberi, lesse Notices suv tannee mdteorologlque 1824, dans le Duche de Sa^’oje; par le Medecin Jean Louis Borson. Le quali notizie meteorologiche voile la Classe che siano riferite in questa Notizia storica de’ suoi lavori. Le almosferiche vicende ( cosi il nostro Corrispondenle ) furono in quest’ anno slraordlnarie ed incostanti. Nei primi sei mcsi dell’ anno fuvvi un alternare continuo di neve e di pioggia, di venli australi e boreali: eppercio pochi furono i glorni belli e sereni. I nostri jnonli, anche i meno alti, erano ancora coperti di neve in sul finir di giugno; avemmo pcrcib una temperatura assai bassa per quella stagione. Dal luglio al settembre fti grande siccita: in sul principio d’ oltobre ricominciarono le pioggie, ed in novembre le nostre montagne furou coperle di neve, e ricomparve quell’ altcrnar di venli seltentrionali e meridionali, come nei primi sei inesi. In questo raese di dicembre una nebbia fredda e folia ci toglie conlinuamenle la vista del sole; gela ogni notte.