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48 notizia d'un pittore

ritratto e nella collezione sopracitata. Per tacere poi e di Angelo Ingegneri nella dedicatoria della Gerusalemme Liberata a Carlo Emanuel I. e di Agostino Bucci, e di altri che in libri stampati parlarono del Forni, io quì solo trascriverò inedite note.

Fra i Codici MS. nulla Regia pubblica Biblioteca è un anonimo discorso se convenghi ai principi lo studio delle lettere:1 ivi nella settima carta si legge; l’importanza di questo benissimo conobbe il Seren. Carlo Enumuel duca di Savoia hora regnante, l’essempio di quale può ad altri benissimo valer per specchio e norma: poichè sol per assister alle persone de’ Seren. suoi principi e figli ha chiamato da lontanissime parti e molto de’ maneggi e governi importantissimi huomini per eccellenza di dottrina et maturità di giudizio singolari. Tal è l’Ill.mo Conte di Lucerne maggiordomo maggiore, Chiarissimo sicome d’antiqua nobiltà così per maturità di senno et consiglio affinati nella lunga esperienza di principalissimi carrighi et governi et abbelliti da una varia cognitione di tutte le scienze. Tal è il Sig. Antonio Forni primo Scudiere, per valor militare honorate e piacevoli maniere, e per la molta intelligenza di belle lettere che miglior non seppe fingersi il Castiglione nel suo Cortigiano, ne desiderar il Guazzo nella sua Civil conversazione. Degno ben che da quella sonora Tromba del Tasso gli fosse indirizzato il suo discorso di nobiltà sì per la propria che per la naturale. Non mi estendo sul Signor Marchese don Gio. Andrea di Ceva, chiamato per i meriti suoi dalla corte di Roma.

Fino a questo segno ho copiato il Codice anonimo. Il Ceva era gentiluomo di Camera del Duca di Savoia, e nel 1605 fece in Torino stampare sue poesie funebri. Dopo di lui nel codice si parla del Botero con pomposo elogio.

Di questo Marchese Forni parmi, che o nuora, o attinente per

  1. Catal t. 2 p 454 Rossol. 317.