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46 | notizia d'un pittore |
Nè qui fermossi la beneficenza del Duca. Una concessione sua data di Torino 18 gennaro 1609 comincia cosi: Havendo noi per ordine nostro delli 9 di marzo dell’anno 1607 donato a Margarita Ardente, figlia di Camera delle principesse mie figliuole amatissime la somma di ducatoni due mila a fiorini XI 1/2 l’uno, cioè mille per le doti che a queste si sogliono dare conforme al solito e stile di palazzo nel matrimonio contratto col Cav. Garreto nostra Cameriero e gl’altri mille a contemplazione della servitù per detta Ardente fatta alle dette principesse mie figliuole. E poco dopo ordinò che fossero pagati altri mille ducatoni verbalmente promessi allo sposo.
Inoltre una concessione data da Torino 5 marzo 1612 comincia così: Havendo noi promessa conforme al nostro stile di palazzo in dote a Catterina Ardente Cameriera dell’Infanta Duchessa di Mantova mia figliuola amatissima nella celebratione del matrimonio contratto di consenso nostro col Cav. don Francesco Magna Milanese già nostro paggio di scuderia la somma di ducatoni due mile d’argento. ... come pur facessimo a Margherita Garetto sua sorella.
Da tutto questo si può concludere che l’Ardente, e pel grado che tenea il suo casato in Faenza, e per l’ufficio di pittor Ducale in Piemonte era stimato di assai buona condizione, poichè le sue figliuole furono e Cameriere delle principesse di Savoia, e maritate con dote del Duca a due nobili uomini, l’un Piemontese, l’altro Milanese.
Or vengo al Tasso. Centottantatre inedite di sue lettere copiate da fogli autograti nella Biblioteca Estense, furono mandate il dì 18 marzo 1755 ad Apostolo Zeno dal Muratori, e stampate in Venezia nel volume decimo delle opere di Torquato Tasso. Ivi la lettera sessantesima seconda, senza data di anno è posta fra una di marzo, ed una di giugno 1583.