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40 | notizia d'un pittore |
« simil lauori. E quantunque io dimorassi in Roma piu tempo chio non hauerei uoluto per conto de mia negoti non ebbi pero mai risposta alcuna che spesse uolte fui del suo inbasciatore per intendere se haueua mia lettere. Come fui poi arriuato in Pisa trouai una lettera di Mario suo Orefice per la quale restauo auisato della uolonta di V. A. che io douessi pregiarli. Cosi non hauendo io possuto seruir quella di mia presentia si come hauerei desiderato nondimeno non ho mancato di scriuerne a un mio zio persona pratica e diligente che sara insieme con Simone mio figlio e spero che per opera d’ essi restera seruita e ne aspetto risposta in breue, e allora daro auuiso a V. A. del seguito insieme con del costo.
« E per M Alexandro Ardente mando le facciate del luno e laltro suo palazo a fin che uenghino sicure e ben conditionate le quali non ho mancato mostrarle al Gran Duca di Toscana insieme con le piante che io feci costa per V. A. le quali gli son satisfatte assai, et ha approuato il buongiudizio di V. A. dacomodare le scale doue quella già mi disse et me inpose che in nome suo io basciassi le mani a V. A. dicendoli che se cosa alcuna li correua di queste parti facessi conto dauerci buono amico.
« Ne mi e uscito di mente di seruirla de marmi per far li tre fiumi che tuttauia e uanno abbozando meglio e a settembre si manderanno a Sauona, et io non manchero a quel tempo di trasferirmi costa con la mia famiglia perche altro non desidero che di spedirmi di qua per uenire a seruirla che ognora mi par mille anni come appieno ne ho parlato e discorso con l’Ardente per che ne informi quella alla quale prego N. S. Dio che felicissima lungo tempo la conserui. Et humilmente gli bascio le mani. Di Pisa alii 4 di Maggio 1572. »
- « Di V. A.
« Obligatiss. Serv. « Francesco Moschino. |