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11. Allorquando poi nell’Egitto gli astronomi misurarono un grado di meridiano, pensarono come i moderni, che quella esser dovesse la base d’un sistema scientifico di misure; e ne trovarono acconcio l’elemento nel minuto terzo di quel meridiano, lunghezza maggior del cubito, minor del braccio. E volendo quindi con siffatto elemento comporre le misure più lunghe, usar vollero nella scala ascendente l’alternata moltiplica per sei e per dieci, come nella scala discendente la divisione altalenata in sei ed in dieci erasi usata da’ geometri lor predecessori. Or ecco il quadro di tutto quel sistema (d).

12. L’elemento delle misure lineari, siccome abbiam detto, fu stabilito eguale ad un minuto terzo. E pare possa chiamarsi metro sessagesimale od egizio, a differenza del metro decimale o francese.

Il metro sessagesimale moltiplicato per sei diede il nostro trabucco, sorta di canna, eguale a sei minuti terzi.

Moltiplicando il trabucco per dieci si trova il pletro, misnra egizia, poi greca, eguale ad un minuto secondo.

Il pletro moltiplicato per sei diede uno degli stadi, elemento di misura itineraria, che fu di sei minuti secondi, ossia di sessanta trabucchi.

Quelle stadio moltiplicato per dieci ha dato il miglio marino di tutto il mediterraneo e di tutte le carte, il qual e pure miglio terrestre di quasi tutta Italia: eguale al minuto primo, epperò da sessanta per grado, e di secento nostri trabucchi.

Questo miglio moltiplicato per sei dà lo sceno, antica misura itineraria d’Egitto, poi di Grecia, che fu eguale a sei minuti primi.

Lo sceno moltiplicato per dieci dà il grado.

Il grado moltiplicato per sei dà la sessantesima parte del circolo massimo.

Questa moltiplicata per dieci da l’arco sotteso dal raggio del globo terrestre.

E quest’arco moltiplicato per sei da la circonferenza del circolo massimo.

13. Il complesso di queste osservazioni dimostra; che la misura,