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6 | antichi marmi statuari |
de’ Romani, conoscessero, e si giovassero di quel marmo proprio della loro contrada. Fanno di ciò testimonianza alcune loro sculture che, per buona ventura, il tempo non ci ha involate. Il ch. Cav. Francesco Inghirami che, nelle etrusche antichità principalmente, è maestro di color che sanno, mi assicura che la statua etrusca con bambino in collo che sta nel museo di Volterra, già indicata dal Dempstero, benchè non sia di marmo bianco, ma piuttosto di un bardiglio chiaro, sì fatto marmo appartiene però senza dubbio ad alcuna fra le anzidette miniere della Maremma pisana; a quelle probabilmente che sono nelle possessioni dei Signori della Gherardesca.
Di vero marmo statuario, all’incontro, somigliante del tutto a quello di cui si ragiona, è sicuramente il coperchio d’una grande urna mortuale d’etrusco lavoro, il quale coperchio conservasi nel Campo-santo di Pisa distinto col numero XI. Lo stile con cui sono condotte le due figure che vi si vedono star sopra come a sedere, e più ancora la breve iscrizione che vi è intagliata con certi vetusti caratteri italici, ch’io non saprei decidere se oschi, umbri od etruschi s’abbiano a dire, assicurano a quel monumento un antichità molto remota. 1
Di quel marmo stesso vedonsi pure in Piombino, verso il mare, alcuni bassirilievi già molto guasti dal tempo, e dall’aria marina; e percorrendo i luoghi dove, in que’ dintorni, sorgeva altre volte la città di Populonia, non è raro di rinvenirne dei frantumi sparsi per la campagna, avanzi certamente anche questi di opere etrusche d’antichissima data.
Da tali sculture, e da molte altre che possono essere state vedute altrove, lavorate in quel marmo, simile, come si disse, a quello di Paros nella cristallizzazione, ebbe origine probabilmente
- ↑ Di presente è pure in quel Campo-santo, o per meglio dire in quel museo delle Belle-arti rinascenti, il bellissimo antico sarcofago che, nel secolo XI, servì poi di tomba alla Beatrice madre della celebre Contessa Matilde. Ho verificato che il marmo di quel monumento è veramente pario, come già si credeva.