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DEL PROFESSORE BONELl-T 249

nella siluazioue ortlinaria del collo (|uella porzione dl pelle si ravviciua reslringendosi, e formando sotlo il medesimo due grandi piej^hc liasvcrsali, piii o meno voluminose, secoiido chc l’ aiiimale abbassa, o alza maggionnenle il collo ed il capo. Nclla parte superiore del collo quelle pieghe mancano, ed il poco movimeiito di cui r aiiimale vi abbisogna e sollanlo permesso dalla naturalc dislcnsiouc e eontrazioiie, ond’ e valevole la pelle iu quel sito.

Finiro coll’ osservare come il Zerenglii, un caraltere del quale lacquero gli allri autori, ed e quello delle setole o pcli clie ne gucrniscouo il muso e la coda. Quesle selole, invece di cssere solilarie e gradalamenle secondo il solito assotigliate dalla radice alia estreinila, compajpno all’ inconlro fascicolate, perche composte di luia grossa sclola divisa in un numero variabile di allre Clifoi-mi o sia uguali in tulUi la lunghczza, la quale d’ allronde non cccede le 8 — I n liiiec, di rado le 1 5.

Questa foggia di peli nou e~comune agli allri del corpo, ma soltanlo, come dissi, a quel della coda^ che anche iicl resto rassomigliano a quelli del muso, essendo anch’ essi sparsi in distanza gli uiii dagli allri., rigidi, giidlicci, ed assai più grossi che tutti gli allri, che qua la gli si vedouo suUa superlicie del corpo.

Toa. xxrt