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attirare sulla linea principale il movimento della città di Bergamo, e di gran parte di quella provincia.
92. La linea da Milano a Bergamo per Monza non serve che al movimento tra Milano e Bergamo per Monza.
La diramazione da Treviglio a Bergamo serve a più usi.
I. Al movimento tra Bergamo e Milano per Treviglio.
II. Al movimento di Bergamo con tutte le altre città del Regno lombardo-veneto che sono toccate dalla strada di ferro, cioè Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Venezia.
III. Al movimento di Bergamo verso Crema, Lodi, Cremona, Piacenza, verso le rive del Po, ora per le comunicazioni attuali, e ben presto per la strada di ferro da Cremona a Treviglio per Soresina e Crema, che si sta progettando.
93. Per le direzioni seconda e terza nessuna concorrenza muove la strada da Milano a Bergamo per Monza; sicchè tutte e due restano intiere per la Società lombardo-veneta, e sono più che sufficienti per sopperire da sole tutte le spese della diramazione, se si rifletta al numero delle città ed alla estensione del territorio a cui sono volte, e quindi al profitto che saranno per procurare non solo pel transito lungo la diramazione, ma per l’incremento di transito lungo tutta la linea.
Vi sarebbe dunque, per la Società lombardo-veneta, il tornaconto a costruire la diramazione per Treviglio e Bergamo anche se fosse vero che la linea da Milano a Monza e Bergamo potesse rapirle tutto il movimento tra Milano e Bergamo: ma questo vero non è.
94. Gli uomini e le merci scelgono, tra due punti, quel cammino che offre loro il maggior vantaggio. Per essi il maggior vantaggio deriva dalla
I. Sicurezza,
II. Facilità,
III. Brevità di viaggio,
IV. Economia di transito.
Le merci anzi, meno quelle di grande costo o di facile