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riuscirebbe che a tre gravi danni, dei quali due irreparabili, e forse tutti e tre:
Ad un danno pubblico, per l’impiego di un forte capitale nella costruzione di una strada di ferro lungo una linea poco proficua.
Ad un danno della Società lombardo-veneta, che avrebbe così permesso a suo scapito una concorrenza, alla quale ha diritto di opporsi, cioè la concorrenza che recherebbe alla di lei strada da Bergamo a Treviglio e Brescia la strada da Bergamo a Brescia.
In fine, a rendere difficile e forse impossibile la successiva prosecuzione, la successiva esecuzione della strada di ferro lungo la buona linea, quella per Chiari e Treviglio, e questo per le ragioni esposte al §5 del presente scritto: insomma, perchè quando si è fatto male spendendo molto, difficilmente si fa il meglio, se per fare il meglio si deve spendere di nuovo molto.
Ad ogni modo sarebbe questa sicuramente la prima volta nel mondo in cui, trattandosi di sceglier la miglior linea per una nuova e grande via di comunicazione, in luogo di procedere, come si fa sempre e per tutto, per via di studii comparativi, topografici, economici, tecnici, sulle diverse linee possibili, si procedesse invece a dirittura per via di esperimento, e di un esperimento che costa, esteso alle due linee, niente meno che 37 milioni.