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Come i signori di Tono crebbero in possedimenti e potenza.


I

l Padre Bonelli, che nel ricco archivio principesco vescovile di Trento lungo tempo studiò, e molti ne trasse documenti preziosi alla luce, afferma di avere trovato che intorno al 1050 distinguevasi tra noi ed era in onore un Albertino di Tono; e nelle carte da lui pubblicate è fatta menzione come di nobiluomini di parecchi altri di Tono, che vissero dopo Albertino fino alla metà del secolo duodecimo, di un Bertoldo, di un Corrado, di un Guarimberto. Anche il Muratori trovò che nell’anno 1165 Pietro di Tono fu testimonio al testamento di Beatrice d’Este. (V. Antich. Esten.)