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del castello Altaguarda, del castello San Pietro nella pieve di Vigo, per la porzione ad essi appartenente.

(Ip.)


1516.


Bernardo Clesio vescovo investì Antonio di Tono per sè, e in nome di Cristoforo capitano in Trento, e di Bernardino fratelli, figli di Baldassare di Tono, e di Erasmo q.m Michele de Tono, di tutti i loro feudi.

(Ip.)

E anche il nobile Sigismondo di Tono, cittadino di Trento, come seniore, per sè, e in nome del vener. Battista canonico di Trento, Francesco, Geronimo, Giacopo suoi fratelli, figli del q.m Stefano di Tono, de’ fendi che il loro genitore acquistò per rifiuto di Nicolò della villa di Pelugo di Rendena, cioè d’una casa e corte in Civezzano con più pezzi di terreno.

(Ip.)


1517.


Cristoforo di Thono, capitano di Trento, Bernardino suo fratello, ed Antonio pur di Tono furono arbitri, con altri Nobili, nella quistione sopra il feudo di Mezzo lombardo tra il vescovo Bernardo e i Signori di Spaur.

(Alb.)