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Al Nome sia dell’Altissimo Dio, e gloriosa Vergine, e di tutti li Santi della Corte del Cielo, che ce prestino grazia, che potamo bene, et honestamente viuere in questo mondo. Questo sarao un libro de memoria delle Cose, che occoreranno fatto per mi Pavolo de' Benedetto di Cola dello Mastro dello Rione di Ponte nell’anno 1422 adij ultimo di novembre1.


[Crescenza di fiume.]Raccordo lo Pauolo predetto, che in nell’anno 1422. a dii ultimo di novembre lo die di Santo Andrea Apostolo lo fiume di Roma cresceuo si forte, che allacao in molti lochi, cioè allo Altare granne de’ Santo Cielzo, et ionze à quello lione che stao rempuosto in nello Palazzo dello Conte de’ Tagliacuozo lo menore, e coperse l’archi di Ponte Santi Petri, et in Santa Maria Retonna rimase priva (?) pei più de’uno mese, perchè se aparao la Chiavica, che è dentro, e fece molto danno per Roma, perchè la Crescenza fu si subita che lomo non repoteo reparare. Lo crescere ello screscere durao tre die2.

[Sole scurito.]Fo recordo Io Pauolo, che nell'anno 1431. adij XI di febraro in nelle vinti hore scurìo lo sole, e questo notificao la morte di Papa Martino V°.3.

[Morte di Martino V.]Recordo Io Pauolo in nell’anno 1431. a dij 14. di febraro à doi hore innanzi die morìo Papa Martino V°., e fù de’ Casa della Colonna, lo quale visse in nello Papato quattordici anni e tenne uno quieto, e tranquillo stato, che se annaua con l’auro in mano attorno a Roma a doi ciento millia de’ notte e di die sicuro, e fece uno granai bene alla città di Roma.

[Cardinali in Conchiave]Recordo Io Pauolo, che a dì primo di marzo 1431. li Cardinali si miseno in Conchiave in nella Minerua e fu di Jouedie


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  1. Questo tratto è mancante nei codici Corsiniano (n° 228) Vaticano (5255) i quali incominciano: Inundatio Tyberis allo altare rande di S. Celso ecc.
  2. Questa inondazione di cui non tiene conto l’Idrometro di Ripetta, è ricordata da una lapide antica e guasta situata nella facciata della Chiesa di S. M. sopra Minerva. In essa si legge: Anno Dñi MCCCCXXII in die Sti Andreae crevit aqua Tiberis usque ad summitatem istius lapidis tempore Martini PP. V. Anno VI. Se questa lapide, com'è a credersi, non ha mutato posto, può stabilirsi che la ricordata inondazione fu di otto o nove centimetri inferiore al livello raggiunto da quella del decembre 1870.
  3. Scurìo lo sole, forse per Ecclissi solare, o per subito rannuvolamento. Il Codice Corsiniano ( 1344) dice: 1431. A dì 11 Febbraro alle hore 20 si oscurò il sole e fu il lunedì di carnevale. Del detto mese cadde la goccia a Papa Martino nella lingua ecc.