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e li corpi loro degano esser brusciati così fue fatto, et a dij da’ poi fuorono rechonficate le ditte prete, e perle in nelli detti Apostoli, e lo Senatore lesse una Bolla, che anno quelli de Santo Janni1, che la fece quello Papa, che adornao quelle teste che a pena di scommunicatione chi mai trovassi2 overo penzassi di toccare le ditte cose, e poi fu concesso allo Puopolo che potesse sallire suso alli detti Apostoli, e vedere, e toccare, come piacea a loro, che a voler raccontar la nobiltà delle dette cose serria inestimabile a dirlo, che mai non fu veduta la più eccellente cosa, e de tutto questo ne fu fatta memoria in quello muro come entri in nella prima porta de Santo Janni da’ mano dritta.
[Janni Vitelleschi da Corneto Card. di Firenze fatto prigioniero.]Recordo Io Pauolo preditto, che in nelli 1440 a dij 9 de marzo 3, e fu lo sabato de’ Palme, lo Castellano de Castiello Santo Angilo, che se chiamava messer Antonio de’ Redi da Padova4 pigliao lo cardinale di Firenze, che era messer Janni Vitelleschi da Corneto, e pigliavolo alla porta dello Castiello; stavono affavellare con esso, li pig1iao le retine5), e disse: Voi sete presone, et in quello stante li fu calata la Caditora denanti, et de reto li fu tirata una Catena, che stava sotterrata in terra, e non fu potuto aiutare da persona, perchè le Genti de’ arme soe, che menava era passato porta dello bronzo6, e li fu calata la Caditora, che non potiero tornare ad aiutarlo; e fu presone, e messo in Castiello, et esso fece una granne deffesa, e saltava la Catena, et uno lo grapao con una lancia a rampino, con fatiga lo diero in terra, e deroli doi ferite una in nella gota, e l’altra sopra lo genuochio, et a forza sei dij lo fero morire7; e fu sepellito in nella Minerva, e l’arma so a erano doi Vitielli,8 uno d’oro e l’altro celestio.
- ↑ Cod. Cors.:... che hanno quelli di San Pietro, ecc.
- ↑ Cod. Cors.:... chi mai toccasse, ecc.
- ↑ Cod. Corsin.: A dì 4 di marzo, ecc.
- ↑ Antonio Rido (o Redi secondo altri) Castellano di Castel Sant’Angelo, al quale fu commessa la cattura del Card. Vitellesco da Papa Eugenio IV° per insinuazione del Card. Mezzarota (Ludovico Scarampo da Padova) emulo del Vitelleschi, e più anche perchè quel Pontefice temette, per la sua Tiara, della straordinaria possanza del Vitellesco. La data della sua morte qui stabilita a 9 di marzo 1440, è contrastata da altri storici (V. Platina, Vita di Eugenio Quarto. Cronaca Fermana. Becchetti, Mem. Stor. degli ultimi quattro secoli della Chiesa. Cardella, Mem. Storiche de' Cardinali, ecc.)
- ↑ Cod. Cors. Stando a favellare con esso, lo ritenne e disse, ecc.
- ↑ Cod. Corsin.:... perchè la gente d’arme che menava haveva passata la porta de bronzo, ecc.
- ↑ Probabilmente la sua morte fu accelerata dal Veleno (V. Storici citati, e Sismondi Storia, ecc.)
- ↑ Cod. Corsin.:... due tori, ecc.