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della sua esistenza. Ora cominciava ad apprezzar Milla.... si proponeva di crearle un'esistenza veramente beata.
Non era forse uno squisito contrasto quello che l'aspettava di piè fermo, ad ogni suo ritorno da Genova? Nella placida, profonda corruzione dell'animo suo, il gentiluomo aveva poste le basi del modus vivendi per l'avvenire, e si congratulava ignobilmente con sè stesso. Marito ed amante fortunato, egli godeva contemporaneamente gli orgasmi febbrili d'un antico ardore, ravvivato nell'attrattiva suprema d'un secondo adulterio, e le pure, soavi soddisfazioni d'un affetto ingenuo, delicato, gentile.... quasi abbastanza attraente per dare una certa poesia persino alla noiosa prosa dell'amore legittimo.
Egli pensava così, e sul suo capo il cielo azzurreggiava intensamente, il sole irradiava la sua strada, la campagna amena, sorridente lo accompagnava colle sue verdi, infinite giocondità.