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dato un consiglio; e la natura e la gioventù l'avevano avvalorato, con un assenso segreto...; ma l'orgoglio aveva avuto anch'esso la sua ribelle parola.
Il crepuscolo invernale, prolungato dal bianco riflesso della neve caduta e da quella tuttora cadente, scendeva lento, in una mezza luce grigiastra. Nella progressione graduata della penombra, il letto ampio, coi parati di raso sbiadito spiccava netto. La bianchezza del visino di Milla si confondeva col morbido bianco dei guanciali, pareva quasi assumere l'area sfumatura di contorni d'una larva.
— Comanda la lucerna? — chiese a bassa voce la cameriera.
— No, — rispose Milla, con voce stranamente affievolita. Va pure.... voglio riposare.
La giovane uscì, in punta di piedi.
Il silenzio della stanza era grave e solenne. Giuliano provava un'angoscia inesplicabile, guardava, come affascinato il candore opaco del letto,