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— Oh, Giuliano! — insistè la Russa. — Orsù, datemi retta; ascoltate il parere d'una vecchia amica.

— Vecchia?! — interruppe Giuliano, guardando cogli occhi lustri quel viso fresco, forte, sodo, dove la vita rigogliosa imperava.

Si guardarono sorridendo. Essa era sicura del pensiero che quella parola gli andava suscitando nella mente, sicura della parola che avrebbe tenuto dietro a quel pensiero.

E nella fiacca, pigra facilità dell'animo di Giuliano, nella vigliaccheria di quel momento, stranamente foggiato dai ricordi ravvivati dallo sciampagna, quella parola uscì lenta, strascicata sulle sue labbra:

— Vecchia, cioè prima!

— Oh! — rispose lietamente Olga — c'è qualche cosa di meglio dell'esser la prima.

— Cioè? — chiese languidamente Giuliano.

— Esser l'ultima, per esempio.

Egli non rimase soddisfatto. Fece una smorfia