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Quando se lo vide davanti serio, quasi cupo nel sembiante, rimase per un momento imbarazzata, e l'esito della commissione non le parve facile come le era parso un momento prima.

Non gli diede l'ordine di venire — Milla non sapeva dar ordini; — gli spiegò la cosa e il bisogno che avevano di lui, in un modo gentile, esitante..., pregandolo d'accettare, per far piacere al Duca, che aveva sentito a dir tanto bene di lui.

Conviene supporre che l'espressione del viso di Drollino fosse poco incoraggiante, perchè Milla si sentì intimidita, e seguitò, con una voce mite mite, a dar spiegazioni, ad accatastar motivi. Tutto ciò, in fondo, era ridicolo; ma Milla l'aveva proprio quel mal vezzo di profondere con chicchessia quelle sue squisite delicatezze di riguardi. Temeva sempre di urtare qualche suscettibilità, di ferire qualche recondita sensibilità di fibra....

Drollino, sulle prime, ebbe la decisa intenzione