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arbitro assoluto d'ogni aver suo, padrone di casa, nel più stretto senso della frase; essa non dava un ordine senza chiedere il suo consenso e provava un acuto senso di gioia, quando le accadeva di poter fare, per lui un sacrificio qualsiasi. E siccome il Duca, con una generosità senza pari, non aveva più parlato dei progettati mutamenti nella famosa camera celeste, Milla, in mezzo alla sua stessa soddisfazione, cominciò a provare la puntura di certi rimorsi. Com'era stata scompiacente, egoista!

Ecco che obbligava suo marito a stare in una camera così male arredata, mentr'egli, con quel suo buon gusto così squisito avrebbe fatto chi sa che meraviglie per procacciare a lei il piacere di avere una stupenda camera da letto. Dio! com'era bello Giuliano! Cento volte più di lei.... s'intende! E com'era buono! che nobile fiducia aveva per lei, non guardava mai nel suo scrittoio, come facevano le monache, laggiù in convento, non leggeva mai le lettere delle sue