Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/141

di suprema poesia. Milla si sentiva completamente travolta, assorbita nella vita nuova. La Duchessa amava a modo suo, non a modo della prudenza e dell'antiveggenza. Amava coll'inconscia forza di una volontà disarmata, con una doppia cecità di istinti, quella del cuore e.... l'altra. Non era punto santa, e sopratutto non era punto avveduta. Non chiedeva mai a sè stessa: «faccio bene o faccio male ad amare così?» Non chiedeva altro a Dio, se non che continuasse così..., e che ella potesse sempre far felice Giuliano! Certi amori, onesti, virtuosi hanno un carattere bizzarro, bene spesso. Si ha torto di non studiarli; sono anch'essi una curiosa varietà psicologica, hanno profonde e stranissime forme. Si è detto per molto tempo che il matrimonio è la tomba dell'amore; ma quando, per caso, n'è la culla? E peggio ancora, quando è tomba da un lato e culla dall'altro?... quando sulla verde sterilità del cipresso s'innesta un ramo di rosa nel pieno fermento dei suoi primi germogli?...